Evasione totale per il ristorante Gam Gam

Nessun reddito dal 2008: sequestro del locale ebraico kosher (che rimane aperto) e indagato il rabbino ortodosso Banin
Di Carlo Mion

Il rabbino ortodosso Ramy Banin, titolare del ristorante kosher di Venezia “Gam Gam”, secondo la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza, non avrebbe dichiarato nessun guadagno al Fisco a partire dal 2008. Un’evasione per oltre un milione di euro mentre lui era amministratore della “Only One” che gestisce negozi di bigiotteria.

Lunedì la Guardia di Finanza, su mandato del sostituto procuratore Roberto Terzo, ha messo sotto sequestro preventivo alcune proprietà riferibili all’imprenditore per un ammontare di un milione 200mila euro. Tra queste proprietà anche le quote della società “Ristorazione e Catering”, che gestisce il ristorante “Gam Gam” che si trova a Cannaregio, a due passi dal ponte delle Guglie. Il ristorante continua a funzionare regolarmente, poiché il sequestro è con mantenimento d'uso. L’avvocato Riccardo Piazza, legale del rabbino, dice che il suo cliente è tranquillo che spiegherà tutto. Conferma che la vicenda è complessa e riguarda più persone. Banin deve rispondere di evasione e altri reati minori.

L’indagine inizia lo scorso anno quando Banin era finito sotto inchiesta per bancarotta fraudolenta in seguito al fallimento di una società, dichiarato nel 2009. Da questa infine è nato il filone che ha riguardato la “Only One”, società di cui il rabbino era amministratore e che aveva un altro socio. La Guardia di Finanza, del Primo Gruppo di Venezia, scopre che la società, dal 2008, non ha più presentato una dichiarazione dei redditi. Niente di niente. A tutt’oggi Banin risulta essere amministratore della stessa. La spiegazione del rabbino è questa: nel 2008 si dimette da amministratore della “Only One”. Sostiene che da quel momento lui non si è più occupato della società. Lo ha fatto il suo socio che diventa l’amministratore a cui, quindi, spettavano le varie incombenze, tra queste anche quelle con l’Erario.

Ma ufficialmente le dimissioni non compaiono da nessuna parte. Nella registrazione alla Camera di Commercio, come amministratore compare ancora il nome del rabbino. È impensabile, quindi, che il socio diventato amministratore potesse mettere la sua firma sulla dichiarazione dei redditi. Ma siccome Banin si è dimesso da amministratore non firma nulla. Quindi, in questi anni, nessuna dichiarazione dei redditi è stata presentata.

La Guardia di Finanza e il sostituto Terzo sono convinti che l’evasione non sia una cosa casuale. Anzi. Gli inquirenti pensano che il rabbino abbia investito i soldi, non versati allo Stato, in attività commerciali e immobiliari intestate a prestanomi. Tra queste anche la società che gestisce il ristorante “Gam Gam”. L’unico legame che Banin ammette con il ristorante è quello di garante del rispetto delle regole kosher nei cibi serviti al “Gam Gam”. Ieri il rabbino non era a Venezia e ha lasciato detto ai giornalisti che lo cercavano che si trovava all’estero.

Il ristorante è molto conosciuto e frequentato soprattutto dagli ebrei ortodossi, provenienti da mezzo mondo per visitare il Ghetto.

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