Evade il fisco grazie al fotovoltaico

La Finanza contesta a una società 2 milioni di tasse non pagate
 Operazione «Volt» in materia di accise legate all'energia elettrica; 800 milioni di chilovattora (kw/h) di elettricità erogati da un operatore di Mestre su tutto il territorio nazionale senza pagare imposte. Contestata dalla Guardia di Finanza un'evasione da due milioni di euro. L'operazione delle Fiamme Gialle riguarda un settore nuovo come quello dell'energia elettrica collegata alle fonti rinnovabili. Il tutto è emerso durante una verifica fiscale nei confronti di una piccola società che ha sede a Mestre e che opera nel settore della produzione e commercializzazione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.  Gli uomini del Nucleo di Polizia tributaria di Venezia hanno infatti quantificato in 799.701.750 kw/h l'energia elettrica ceduta in tutto il territorio nazionale tra il 2003 e il 2010 senza pagare le imposte dovute, vale a dire oltre 1.900.000 euro di accisa e quasi 170.000 euro di Iva. La società verificata aveva ritenuto di poter beneficiare dell'esenzione dall'accisa sull'energia elettrica sostenendo di essere in possesso di alcuni requisiti che la legge richiede per fruire dell'agevolazione fiscale. In sostanza la società aveva dichiarato che l'energia che commercializzava a terzi, attraverso un consorzio creato ad hoc dove fruitori e produttori erano in società, era prodotta con il fotovoltaico. I finanzieri invece, analizzando la documentazione, hanno scoperto che l'energia non era prodotta con quel sistema, ma veniva acquistata all'estero o da altri operatori italiani e rivenduta ai «soggetti» che partecipavano al consorzio per aderire al quale bastava versare un euro.  Per la Guardia di Finanza, quindi, la società non possedeva i requisiti per beneficiare dell'esenzione. L'importo dell'evasione constatata e la quantità di energia elettrica ceduta senza applicare l'accisa fanno rientrare l'operazione tra le più importanti degli ultimi anni, a livello nazionale, nel settore del contrasto all'evasione delle accise. Comunque la società potrà contestare quanto accertato dalla Guardia di Finanza, ed è assai probabile che lo farà.

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