Esposto contro i pavoni in amore a Mogliano

I residenti si lamentano per il “canto” acuto degli animali innamorati durante il corteggiamento nuziale

MOGLIANO. Le controversie tra vicini di casa sono all’ordine del giorno, da sempre, ma quella che si trovano ad affrontare alcuni residenti in via Pirandello è davvero tra le più originali. Schiamazzi notturni delle focose notti estive? Cani che abbiano? Musica ad alto volume? Niente di tutto questo.

Nella tranquilla via residenziale del quartiere est, a provocare le notti insonni del vicinato, da qualche settimana, sono le rumorose effusioni dei pavoni in calore. Il “canto” del pavone innamorato, ufficialmente “paululare”, non è certo noto per la sua piacevolezza: è acuto e stridulo, ma anche molto potente. Ne sanno qualcosa gli estensori di un esposto giunto nei giorni scorsi sul tavolo del comandante della polizia locale Stefano Forte e del maresciallo dei carabinieri Donato Convertini. Sei famiglie contro i residenti del civico 61, dove gli esemplari del coloratissimo animale da cortile sarebbero più d’uno, almeno quattro, custoditi in due voliere. Il tripudio di paululati, anche notturno, è ormai insopportabile: «Con il presente esposto», scrivono, «denunciamo formalmente alle autorità la situazione di continuo disturbo venutosi a creare ormai da tempo e provocato da frequenti strepiti di pavoni». I “canti” d’amore degli uccelli «iniziano all’alba e si protraggono fino a tarda sera, causando un grave disturbo agli abitanti nella zona limitrofa tale da non consentire più il riposo e la tranquillità». I residenti chiedono dunque alle autorità di intervenire, per sanzionare l’illecito amministrativo previsto ai sensi della legge 28 aprile 2014, n.67, art. 2 lettera B comma 2: “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309». La passione per i pavoni in città, dunque, rischia di costare a cara.

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