Esperti al posto dei candidati al quiz della patente, autoscuole indagate

VENEZIA. Patenti facili quelle che venivano ottenute affidandosi ad alcune autoscuole del veneziano, dove i titolari delle agenzie si sarebbero serviti, a pagamento, di un «esperto» dei quiz ministeriali per sostituirlo ai candidati impreparati. Lo ha scoperto la Polstrada di Venezia, con indagini che ora hanno portato la magistratura ad inviare 12 avvisi di conclusione indagini, preludio alla possibile richiesta di rinvio a giudizio. L'accusa per titolari di autoscuole, candidati ed «esperti» sostituitisi ai veri esaminandi è di falso in atto pubblico e sostituzione di persona.
Gli accertamenti sono iniziati dopo una segnalazione della Motorizzazione Civile di Venezia che evidentemente aveva notato qualcosa che non quadrava negli esiti dei quiz vidimati dalle autoscuole. La polstrada ha così scoperto che il titolare 57enne di un'autoscuola di Oriago si avvaleva appunto di un esperto di quiz ministeriali, un giovane 25enne, che si sostituiva ai candidati impreparati per far superare loro l'esame teorico della patente. Così avrebbe fatto anche un altro titolare di un'autoscuola di Marghera.
Sono stati sequestrati diversi documenti, tra cui carte d'identità che i veri candidati lasciavano ai titolari delle scuole guida per far sostituire la propria foto con quella dell'esperto di turno. Ora le indagini proseguono per far luce su altri sotterfugi e truffe che potrebbero aver falsato altri esami teorici, come l'uso di apparecchi ricetrasmittenti miniaturizzati che potevano consentire ai candidati di comunicare con un qualcuno appostato al'esterno della sala esami, pronto a suggerire le risposte esatte
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