Eredi dal giudice per il posto auto nel garage di piazzale Roma

Moglie e figlio del defunto al Tar contro il Comune di Venezia per riavere il parcheggio dell’abbonato scomparso nel 2024. L’ente locale li ha messi in attesa di esaurire la graduatoria

Un posto auto nel parcheggio comunale di piazzale Roma è un bene "prezioso" per i veneziani
Un posto auto nel parcheggio comunale di piazzale Roma è un bene "prezioso" per i veneziani

Un posto auto nell’autorimessa comunale di piazzale Roma a Venezia è merce rara, preziosa. Da lasciare in eredità? Il regolamento rinnovato nel 2019 indica espressamente che, in caso di decesso dell’intestatario, un componente del suo nucleo familiare possa subentrare temporaneamente, fino all’approvazione di una nuova graduatoria, facendone richiesta entro sessanta giorni dal decesso. Di fatto, non è sempre possibile.

Lo hanno scoperto a proprie spese la moglie e il figlio di un abbonato scomparso nel 2024: hanno presentato domanda nei termini, ma si sono sentiti rispondere che quella possibilità era sospesa fino al completo scorrimento della graduatoria che si era formata con l’ultimo bando, quella approvata nel 2023, per garantire trasparenza e ricambio nella titolarità dei posti auto, evitando il consolidamento di posizioni acquisite per via successoria.

Una decisione in linea con lo spirito del regolamento, che punta a garantire il principio di rotazione e a superare, progressivamente, le posizioni di affidamento diretto, seguendo l’evoluzione del servizio pubblico in senso concorrenziale e trasparente, sostiene l’avvocato che difende la municipalizzata Avm nella contesa legale.

Sì, perché un posto auto a piazzale Roma è merce rara e preziosa, tanto da spingere i due eredi a promuovere un ricorso al Tribunale amministrativo, rappresentati dal loro legale.

Ma hanno sbagliato indirizzo: i giudici amministrativi hanno stabilito che le regole in questione riguardano un contratto privatistico (riconducibile alla figura del contratto di deposito oneroso) e dunque regolato dalle disposizioni del diritto civile. Insomma, se vorranno, i due eredi potranno rivolgersi al giudice ordinario; il codice del processo amministrativo concede tre mesi di tempo. Spese compensate tra le parti. —

 

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