Animalisti: stop ai capponi vivi al Patto dell’Amistà. I sindaci portano i pupazzi
Dopo la diffida presentata dagli animalisti, i Comuni di Musile e San Donà hanno deciso di non impiegare gli animali vivi come vorrebbe la tradizione optando per dei pupazzi

Gli animalisti diffidano i Comuni di Musile e San Donà a non impiegare capponi vivi durante la rievocazione del Patto d’Amistà.
La storica celebrazione, in programma questa sera, 7 agosto, prevede che la comunità di San Donà porti in dono al sindaco di Musile due capponi, quale segno di amicizia tra le due comunità e come “pagamento” per consentire a San Donà di conservare il proprio nome.
Una rievocazione storica che affonda le origini nel Medioevo. Ma, dopo decenni, questa sera i capponi non ci saranno, sostituiti da due pupazzi. La decisione, comunicata oggi pomeriggio, trae origine da una diffida arrivata nelle ultime ore da un avvocato.
La missiva del legale, oltre che ai Comuni, è stata inviata all’Usl 4, chiedendo all’azienda sanitaria di intervenire durante la manifestazione, per verificare eventuali situazioni di sofferenza a carico degli animali.
Le amministrazioni comunali hanno compiuto i necessari accertamenti, riscontrando una serie di adempimenti e prescrizioni, relative a una normativa del 2014, che rendono impossibile l’impiego dei capponi vivi durante la cerimonia. Da qui l’annuncio a sorpresa fatto dalla sindaca di Musile, Silvia Susanna. Stasera il Patto d’Amistà ci sarà comunque. La tradizione storica sarà conservata, ma al posto dei capponi vivi ci saranno dei pupazzi. Spetterà ai sindaci spiegare la novità alle migliaia di persone che parteciperanno, come di consueto, all’evento.
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