Elleuno diserta l'appalto sull'assistenza domiciliare

 L'organizzazione sindacale rende noto che i soggetti ammessi sono la cooperativa di Bolzano «L'Ancora» e il «Consorzio Zenit», composto da una coop di Parma a una di Vercelli. Entro il 25 luglio la Commissione aggiudicatrice dovrà decidere: quest'anno, a causa dei tagli, a disposizione c'è un milione di euro in meno o, meglio, il Comune invece di 13 milioni finanzia l'assistenza domiciliare con dieci, gli altri due dovrebbero arrivare dalla compartecipazione degli utenti, che pagheranno un ticket sulla base del loro reddito. Un meccanismo accolto con riserva dal sindacato.  Evidentemente la Elleuno, che ora occupa poco più di 400 addetti, ha ritenuto che non ci siano margini di guadagno e non si è presentata alla gara. Per questo Camera del Lvoro e Funzione pubblica Cgil esprimono «tutte le loro preoccupazioni per il fatto che importanti cooperative che operano nel territorio provinciale abbiano rinunciato a presentarsi alla gara, motivando tale scelta con l'insostenibilità economica della proposta del Comune per far fronte ai 1400 utenti attualmente in carico al servizio domiciliare». Per questo il sindacato ritiene necessario avviare da subito un tavolo di confronto col Comune e il prossimo gestore «perchè siano garantiti sia gli attuali standard occupazionali e salariali sia quelli quantitativi e qualitativi del servizio offerto». Il vicesindaco Sandro Simionato sostiene che «non bisogna fasciarsi la testa prima di rompersela», ma è comunque d'accordo per avviare un confronto soprattutto per quanto riguarda orari e occupazione. «I miei uffici - conclude - mi confermano la solidità dei due soggetti che si sono presentati». (g.c.)