Elezioni a Venezia: Lista Terra e Acqua, il candidato sindaco è Gasparinetti

VENEZIA. Sarà Marco Gasparinetti il candidato sindaco per la lista civica Terra e Acqua. Il nome scelto per molti non è una sorpresa, ma comunque arriva dopo un lungo percorso di attivismo sociale prima nel Gruppo 25Aprile, fondato da lui nel 2014, e poi nel progetto Marangona, nato durante il lockdown per riunire più anime della città (370) che hanno dato origine a Terra e Acqua.
Sono stati proprio i 36 consiglieri (una parte presentati ieri, inclusa Mariana Prangachi portavoce della comunità rumena) della civica a votarlo, come è stato ufficializzato ieri a Palazzo Marin.
Nato a Udine nel 1963, laureato in legge e, dopo un concorso, giurista da nella Commissione europea, Gasparinetti vive a Venezia dal 2002.
Non ha perso tempo nell’attaccare i suoi avversari (Pier Paolo Baretta «scelto per ultimo dopo diversi tentativi mal riusciti e senza primarie» e Luigi Brugnaro «che ha promesso di portare trentamila residenti in più e invece la situazione è peggiorata»), ricordando, con l’idealismo e l’entusiasmo che lo contraddistinguono, che «quello che può sembrare impossibile può diventare possibile e che Venezia è pronta per rinascere».
Il logo della civica è ora circondato da un disco vinile con un messaggio: cambiamo musica. Gasparinetti, musicista per passione, ha detto con ironia che se vincerà suonerà a Mestre il tema del film La Stangata.
La presentazione della civica è iniziata mostrando un sondaggio effettuato dal 6 all’8 da Quorum su 900 soggetti del Comune: Pd (23,2%), Lega (22, 6%), Lista Brugnaro (21, 1%) e FdI (7,8%) e, subito dopo, Terra e Acqua (5, 2%). «Siamo il quinto partito e non è ancora iniziata la campagna elettorale, noi ora puntiamo al 53% di indecisi», ha spiegato.
Passando al progetto. Secondo Terra e Acqua a Mestre la tanto declamata sicurezza pubblica è stato un fallimento ( «il sindaco dovrebbe spiegare come, raddoppiando la polizia locale, la situazione sia peggiorata»). Se Gasparinetti verrà eletto farà subito una moratoria blocca alberghi a Venezia e a Mestre e una “blocca” centri commerciali nella Città Metropolitana.
Per quanto riguarda il turismo verrà introdotto un numero limite anche ai cosiddetti mordi e fuggi. Poi, i finanziamenti: per adesso la lista si sta autofinanziando, ma sul sito ci sarà la possibilità di fare donazioni ( «Non più di 5000 euro perché non abbiamo padroni»). Inoltre verrà fatta una spending review sulle partecipate e verrà lanciato il bilancio partecipato, ovvero una parte di soldi del bilancio sarà destinata con votazione a quello che sceglieranno i cittadini. Per ora nessuna alleanza, poi si vedrà. Se non vincerà tornerà a Bruxelles, ma sapendo che ci saranno alcuni eletti in consiglio comunale o, magari, come assessori, a portare avanti le idee di Terra e Acqua. Il programma sul sito www.terraeacqua2020.it
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