Edificio crollato, ancora gravi i due operai

Sottomarina. Sequestrato il cantiere in viale Mediterraneo. Dureghello (Cgil): «Siamo tutti in ansia»

SOTTOMARINA. «Siamo tutti in ansia: non riusciamo a sapere nulla sulle condizioni dei due feriti trasportati in elicottero a Padova, né dalla ditta, ne dall'ospedale. Speriamo che possano rimettersi presto e in piena salute». L'incertezza e l'augurio di Claudio Dureghello, responsabile di zona del sindacato edili della Cgil, sono gli stessi che provano tutti coloro che sono stati, in qualche modo, coinvolti dall'incidente sul lavoro avvenuto lunedì in viale Mediterraneo.

In un palazzo in costruzione è crollato un solaio al secondo piano, trascinando con sé i due operai che vi si trovavano sopra per le operazioni di posa del solaio stesso. Decine le persone che hanno sentito il boato del crollo, centinaia coloro che sono stati bloccati, in auto o in bus, dall'arrivo massiccio dei soccorsi, migliaia quelli che lo hanno saputo, in pochi minuti, dal tam tam dei telefonini e di Internet.

Una situazione nella quale si erano rincorse le voci più disparate, compresa quella che ci fosse scappato il morto. Per fortuna non è stato così, ma le condizioni dei due feriti sarebbero gravi. Anche se conferme ufficiali non ne arrivano neppure dallo Spisal, l'ente deputato agli accertamenti del caso. Ieri il cantiere è stato messo sotto sequestro. «

Nella mia esperienza sindacale» dice Dureghello «è la seconda volta che vedo un incidente del genere. La prima volta era accaduto perché un solaio era stato posato troppo presto e le strutture di sostegno non avevano retto. Qui, però, è diverso: i sostegni sono in acciaio e la tecnica di costruzione è innovativa. Nelle mie visite al cantiere le condizioni di sicurezza mi sembravano buone. Ma ora la nostra preoccupazione è tutta per quei due lavoratori». (d.deg)

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