«Ecolando», dissequestrato lo stabilimento

Fossò, il Tribunale del Riesame ha ritenuto eccessivo il provvedimento
La sede dello stabilimento della «Ecolando srl»
La sede dello stabilimento della «Ecolando srl»
 
FOSSO'.
Dissequestrato lo stabilimento della «Ecolando srl» di via IX strada 109 in zona industriale a Fossò, azienda specializzata nello smaltimento di rifiuti pericolosi con sede operativa a Sant'Angelo di Piove di Sacco che il 22 febbraio aveva visto i carabinieri del Noe porre i sigilli all'azienda. I reati ipotizzati a carico della «Ecolando» di Tiziano e Nicola Lando andavano dalla gestione illecita di rifiuti, all'inosservanza delle prescrizioni del decreto di autorizzazione alla normativa sulle emissioni in atmosfera. L'azienda, con circa una cinquantina di dipendenti, specializzata nel trattamento rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, secondo i carabinieri non provvedeva alla lavorazione. Una volta recuperati i materiali la «Ecolando» - secondo i carabinieri - operava registrazioni fittizie sui registri di carico e scarico al fine di dare la parvenza dello svolgimento presso l'impianto di un'attività di recupero in realtà inesistente dei rifiuti, intascando così anche il denaro della ecotassa. Dei sei capi d'imputazione iniziali rimane in piedi solo quello che ipotizza appunto l'evasione della ecotassa. Il Tribunale del riesame di Venezia ha quindi ritenuto eccessivo il sequestro dell'impianto e ne ha disposto lo sblocco che è stato notificato dalla Polizia giudiziaria l'altro ieri ai titolari. «Sono convinto - afferma Nicola Lando - che il confronto e la collaborazione tra noi e gli inquirenti andrà a togliere qualsiasi dubbio sulla corretta gestione dei nostri impianti e dei rifiuti».

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