Ecco le scuole da sistemare

MESTRE. Scuole da sistemare, i Comuni hanno preparato il conto da presentare al primo ministro Matteo Renzi, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal nuovo governo.
Renzi aveva chiesto, con una lettera ai sindaci, di indicare alla presidenza del consiglio i progetti di scuole da ristrutturare, con progettazioni avanzate, e che possono uscire, quindi, dal Patto di Stabilità per avviare al più presto i cantieri da parte dei Comuni.
Venezia e gli altri Comuni del Veneziano hanno già deciso le segnalazioni da inviare al nuovo governo.
Il capoluogo di provincia presenta un conto che vale complessivamente 3 milioni e 700 mila euro per due progetti, che predisposti dai Lavori Pubblici del Comune, possono vedere l’immediato avvio dei cantieri, spiega l’assessore comunale all’istruzione Tiziana Agostini.
Il primo, da 2 milioni e mezzo di euro, riguarda la ristrutturazione completa della scuola media Vivarini di Murano dove dovrà essere trasferita anche la scuola dell’infanzia statale Principessa Maria Letizia e dove sarà rimessa a nuovo anche la palestra.
Altro progetto, valore 1 milione e 200 mila euro, è quello che interessa la ristrutturazione di una delle scuole più vecchie di Mestre, la elementare Enrico Toti di via del Rigo a Carpenedo. Un edificio costruito nel lontano 1933 e sottoposto più volte nel corso dei successivi decenni ad interventi di ristrutturazione: la realizzazione della palestra, prima, la demolizione di alcuni prefabbricati, poi, e nel 1998 arriva anche una ristrutturazione per inserire nel complesso di via del Rigo il servizio mensa. Ora, decenni dopo, la Toti è destinata ad una ulteriore opera di ristrutturazione per continuare ad ospitare numerosi alunni, in tutta sicurezza.
Oltre a questi due progetti, il Comune di Venezia ha deciso di segnalare al governo Renzi anche un altro progetto, stavolta legato alla riqualificazione urbana del centro di Mestre, ovvero il trasferimento della scuola Vecellio di parco Ponci al padiglione De Zottis dell’ex ospedale di Mestre.
«Lo segnaliamo al governo perché lo riteniamo uno degli interventi strategici da portare avanti ma non siamo ancora al livello di progettazione richiesto dal governo per inserirlo nel pacchetto di progetto finanziabili extra patto di stabilità», spiega la Agostini.
Di conseguenza, non è affatto detto che dal governo arrivi per questo intervento un via libera del governo Renzi che nel provvedimento sulle scuole da risanare prevede si tratti di plessi da ristrutturare mentre nel caso dell’ex Umberto I si tratterebbe della costruzione ex novo di un istituto scolastico e che comporterebbe poi l’abbattimento successivo degli spazi lasciati liberi della vecchia scuola elementare del centro di Mestre. La decisione finale è stata presa nell’ultima riunione di giunta comunale di venerdì scorso.
In provincia la lista con gli importi più consistenti è quella presentata dai sindaci del Sandonatese (vedi articolo dedicato). Ristrutturazioni e adeguamenti anti sismici a Ceggia, Fossalta di Piave e Torre di Mosto superano il milione di euro per ogni intervento. Un milione di euro sarà necessario anche al sindaco di Cavarzere Henri Tommasi per la scuola Cappon, sulla quale non sono mai stati fatti interventi significativi.
Attorno al mezzo milione di euro la spesa prevista per intervenire nelle scuole indicate dai sindaci del Miranese. A Quarto d’Altino il sindaco Silvia Conte ha indicato la media Roncalli come l’istituto da non considerare ai fini del Patto di stabilità: spesa prevista circa 300mila euro.
Insomma, i primi cittadini non si sono lasciati sfuggire l’occasione offerta dal neo premier. Genitori e studenti, a lavori conclusi, ringrazieranno. Le imprese pure.
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