Ecco i manager del digitale: «È qui il futuro»

Ca’ Foscari e H-Farm inaugurano a Ca’ Tron il corso di laurea triennale. Bugliesi: novità nazionale
H-Farm e Ca’ Foscari inaugurano l’università del futuro: un campus immerso nel verde tra prati all’inglese, aree picnic, mensa bio e foresteria. È qui che si forgiano i manager dell’era digitale. 81 iscritti, lezioni rigorosamente in inglese, un impegno di 34 ore settimanali tra corsi “classici” e attività extracurriculari, pochi libri nello zaino molti giga nel cloud, alta connettività: il nuovo corso di laurea triennale in Digital Management ha preso ufficialmente il via ieri a Roncade con i saluti di benvenuto e la presentazione generale a cura del rettore di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi, del direttore della formazione di H-Farm Carlo Carraro (già rettore dell’università veneziana dal 2009 al 2014), della direttrice del corso di laurea Anna Comacchio e del fondatore di H-Farm Riccardo Donadon. Ma quello inaugurato ieri non è il solito anno accademico dell’ennesima laurea triennale dal nome altisonante: basta guardarsi attorno per capire che una piccola rivoluzione è già compiuta.


I dati: nel 2020 il 52% della popolazione apparterrà alla classe media, il 54% di loro vivrà in Asia e arriverà a detenere il 43% del potere d’acquisto mondiale. Il 55% vivrà nelle grandi città, le spese mediche raddoppieranno, ci saranno 6 miliardi di telefonini, avranno in media processori da 10 Ghz e capienza di un Terabyte.


«Questo sarà il mondo, questo è il cambiamento che dovrete imparare a gestire», sintetizza Carraro parlando agli studenti. L’ambizioso obiettivo della collaborazione tra Ca’ Foscari e la “creatura” di Riccardo Donadon è quello di formare i professionisti dell’economia digitale. Negli interventi, tra il motivazionale e l’organizzativo, si inserisce una precisa visione del mondo fatta di opportunità, e della formazione basata su nuovi paradigmi. Manca forse il primato assoluto in ambito nazionale, la Bocconi di Milano con il Bemacs ha battuto sul tempo, di poco, l’ateneo veneto. Ma lo spazio non manca: «In tutta Europa c’è la richiesta di 800mila posti di lavoro in questo settore», spiega Donadon. «Siamo alle porte di una nuova, vorticosa, rivoluzione tecnologica e voi», spiega incitando gli studenti, «ci sarete dentro». Il corso è a numero chiuso, gli studenti hanno superato test d’ingresso ed entro il 31 dicembre dovranno almeno conseguire la certificazione B2 della lingua inglese. Per un posto in questo piccolo eden universitario, la risposta è stata immediata: «Digital Management è una novità nel panorama formativo nazionale che ha creato grande interesse nelle famiglie e negli studenti, testimoniata dalla grande risposta in termine di richieste di iscrizione già dalle prime settimane», spiega Bugliesi, «Il percorso compenetra le competenze di Ca’ Foscari in ambito informatico, economico e manageriale con il tessuto dinamico dell’innovazione di H-Farm». E rivolgendosi agli studenti: «Avete tre anni fantastici davanti a voi, sfruttate ogni possibilità».


Nel 2020 quelle ottanta matricole lanceranno in aria il tocco in piazza San Marco. Con l’ingresso in H-Farm, l’ex rettore Carraro può imprimere nel mondo accademico un rinnovamento ancora più incisivo su metodi e contenuti: «L’apprendimento grazie alle piattaforme web», spiega Carraro, «ora avviene ovunque, sono gratuitamente disponibili “tonnellate” di libri su supporto digitale, l’aula non è più il luogo dove assimilare le nozioni e verificare l’apprendimento, ma un contesto dove applicarle». Costo d’ingresso 7.500 euro l’anno: «Più 5.000 euro sulla normale retta di Ca’ Foscari, metà della Bocconi. Vogliamo essere un laboratorio, non esclusivo, per lo sviluppo di queste competenze».


Matteo Marcon


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