È morto Luca Moroni, il cantante degli Zoo Zabumba

VENEZIA. È lutto nell’ambiente della musica cittadina. La sera del 17 febbraio è morto Luca Moroni, detto el Moro de Venessia, cantante e coregrafico frontman degli Zoo Zabumba, band lagunare nata a metà degli anni Ottanta che raggiunse il massimo della notorietà nel decennio successivo con travolgenti canzoni funk in dialetto veneziano: come “Semo fissi sì o no”. I funerali si terranno martedì 23 febbraio alle 11, a Venezia presso il Cimitero di San Michele.
L’artista, che aveva 57 anni, ha vissuto gli ultimi momenti della sua vita circondato dall’affetto della moglie Silvia Silvestrini e dei due figli Lorenzo e Leonardo nella casa di Mestre. La maggior parte dei suoi amici non era al corrente della sua malattia, un tumore, che l’ha portato via prematuramente.
Moroni aveva scelto di non raccontare del suo male forse per infliggere dolore ai propri amici. Una circostanza che ci racconta del suo modo di essere, sempre aperto e simpatico con tutti ma nel contempo riservato. Era stimato non solo per la propria attività musicale ma anche per essere un bravo artigiano.
La sua oreficeria di San Stae, dove lavorava dal 1979, è conosciuta in città. Il mestiere glielo aveva insegnato suo padre Luciano, mentre lui da ormai da tempo gestiva la bottega insieme al nipote Marco.
«Davvero non sapevo niente della sua malattia, la terribile notizia è stata del tutto inaspettata», ha detto Roberto Schiavini Bebè, chitarrista degli Zoo Zabumba e amico da sempre di Luca. Lo stesso Luciano Bassani, in arte Dr. Cianorius, storico bassista della band che ha aggiunto: «Lo avevo visto di recente ma sembrava normale, scherzoso e simpatico come al solito». «Negli ultimi tempi era dimagrito», ha puntualizzato il chitarrista, «ma non avevo dato peso alla cosa».
Gli Zoo Zabumba sono nati nel 1987, in un periodo in cui oltre c’erano molti gruppi interessanti in città tra cui i Pitura Freska, Ciuke e i Aquarasa, i Batisto Coco, Charlie e le Cattive Notizie, Kasfandery Lagunablé, Radio Rebelde, Tacabanda e Trans. Moro e i suoi suonavano nelle piazze e nei campi, nei locali della terraferma e nei festival estivi come l’Estate dei Popoli, Al Fresco e il Village. —
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