E’ morto a 90 anni «Fiore» Pagnin, comunista ribelle
E’ morto d’infarto, in casa sua, confortato fino all’ultimo dall’amore della sua compagna Luigia Rizzo «Gigetta». Fioravante Pagnin, figura di spicco della sinistra veneziana e della Resistenza è mancato ieri mattina all’età di 90 anni, che aveva festeggiato pochi giorni fa. Aveva segnato una fase della storia recente della città, ricoprendo le cariche di consigliere provinciale alla fine degli anni Cinquanta, poi di consigliere comunale fino alla fine degli anni Settanta. Ingegnere, era stato anche uno dei primi presidenti delll’Actv e del Consorzio Trasporti veneziano. Una storia esemplare, quella di Fioravante, veneziano nato il 4 novembre del 1921, ufficiale dell’Esercito durante la Seconda guerra mondiale, poi internato in Germania per due anni.
Spirito critico della sinistra veneziana venne espulso dal Pci nel 1958, dopo un lungo dibattito sul riformismo con Cesco Chinello. Rientrato nel partito, ne uscì definitivamente negli anni Ottanta dopo la svolta della Bolognina, per aderire a Rifondazione comunista prima, al Partito dei comunisti italiani poi. Ne ricordano la figura il segretario provinciale del Pd Michele Mognato, e il dirigente dei Comunisti italiani Renato Darsiè. Che ne celebrerà il funerale civile venerdì mattina alle 11 in municipio a Mestre.
Con Fioravante Pagnin scompare un’altra importante figura di esponente storico della sinistra veneziana. Alla fine degli anni Settanta, da consigliere comunale e presidente di commissione Trasporti, nelle fila del Pci – con la giunta Rigo.-Pellicani – Pagnin aveva seguito il processo di avvio delle nuove aziende municipalizzate. Era così diventato il presidente di Actv, l’Azienda del Consorzio trasporti del Veneziano.(a.v.)
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