È incubo amianto a Bojon allarme per la falda acquifera

Riunione d’urgenza tra Comune, Arpav e Sistemi territoriali per la bonifica L’area inquinata è di 6 mila metri quadri, già scattata l’indagine del Noe
BARSOTTI - RACCOLTA AMIANTO LUNGARGINE DONATI.
BARSOTTI - RACCOLTA AMIANTO LUNGARGINE DONATI.

CAMPOLONGO

Amianto sulle falde acquifere. Questo il rischio concreto a cui potrebbero trovarsi di fronte Comune di Campolongo, Arpav e Sistemi territoriali a causa dell’ampia e pericolosa discarica (contenente amianto) rinvenuta a lato della circonvallazione di Bojon e risalente a circa 50 anni fa. Per questo ieri al termine della riunione tecnica d’urgenza indetta dal Comune di Campolongo si è deciso di procedere con un piano che vedrà sostanzialmente nel tempo tre azioni importanti: l’immediata rimozione dei rifiuti superficiali, un piano di caratterizzazione con l’analisi delle acque in falda, e infine la bonifica dei terreni.

L’area inquinata è estesa per circa 6.000 metri quadrati. «Innanzitutto» spiega il sindaco Andrea Zampieri, «saranno rimossi i rifiuti dalla superficie del terreno. Si tratta di una pulizia che potrà essere fatta in modo rapido e di cui si farà carico nell’area a ridosso della Circonvallazione di Bojon Sistemi Territoriali». Lo stesso direttore di Sistemi Territoriali Gianmichele Gambato conferma. «Puliremo fin dai prossimi giorni tutta l’area a ridossi della bretella. Poi faremo una variante con una nuova curva per completare così in lavori dell’opera in costruzione». La circonvallazione di Bojon infatti è attesa dai residenti come bretella anti traffico pesante da circa 13 anni ed è costata complessivamente oltre 9 milioni di euro. «Il piano di caratterizzazione» spiega il sindaco «con degli apposito strumenti tecnici indicherà se il materiale sepolto con l’amianto ha inquinato le falde acquifere . In base alle risposte che arriveranno si potranno predisporre le bonifiche dei terreni». Bonifiche che saranno a carico dei proprietari. Per il Comune vanno individuate oltre alle soluzioni anche le responsabilità di chi ha inquinato o chi non ha eventualmente vigilato sui propri terreni. Sulla discarica stanno indagando i carabinieri del Noe. Le opposizioni di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle hanno anche chiesto nelle scorse settimane una indagine epidemiologica per capire il nesso fra casi di tumore con la presenza dell'amianto nei terreni. —

Alessandro Abbadir

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