E' il Quadrante di Tessera il nodo del futuro
Ma resta la scommessa perduta dell'Aev Dese: ci sono le strade ma non le attività commerciali

Traffico a Favaro In basso l’assessore Ezio Micelli
FAVARO.
Sono due le linee di sviluppo che attraversano il nuovo Piano di assetto territoriale, l'importante strumento urbanistico illustrato ieri a Favaro. La prima linea guida si snoda tra piazzale Roma, il Vega, Marghera, i Pili e la Gazzera.
La seconda, quella che interessa più da vicino la Municipalità di Favaro, corre lungo l'asse che spazia tra il Lido-l'Arsenale, Murano, l'Aeroporto-Quadrante di Tessera arrivando all'Aev Dese. Proprio lungo questa tratta - ha spiegato mercoledì sera l'assessore comunale all'Urbanistica Ezio Micelli ai presenti chiarendo lo spirito del Piano - avverranno le trasformazioni principali. Occhi puntati sul Quadrante di Tessera, dunque, per quanto ridimensionato, ma anche sull'Aev Dese, che nell'opinione diffusa è oramai da anni un'«occasione persa». Centinaia di migliaia di metri quadrati deserti, con strade che l'attraversano, lampioni che meno male sono stati spenti su segnalazione di qualcuno. Un grande contenitore vuoto, l'Aev Dese, al quale diversi imprenditori hanno cercato di avvicinarsi senza riuscire a «cavarne un ragno dal buco». In effetti basta guadare dall'altra parte, oltre il Comune ma a pochi metri di distanza, verso l'area commerciale di Valecenter a Marcon, che in questi anni in cui l'Aev rimaneva ferma (i progetti rimaneggiati, dentro e fuori le diverse commissioni consiliari) nel frattempo si sviluppava. E adesso qualsiasi intervento per dare una vocazione al sito, dovrà fare i conti con quanto c'è già stato realizzato e avviato nell'altro Comune, per non rischiare il doppione. «L'interesse primario - spiega il delegato municipale all'Urbanistica Paolo Vettorello - rimane la vicenda del Quadrante di Tessera e l'area aeroportuale: volontà dell'amministrazione è quella di continuare a progettare la nuova sede di casinò e stadio con una funzionalità che travalichi il contesto locale, ma con una valorizzazione notevole sul piano delle prospettive economiche». Strettamente connessa all'asse Murano-Lido-Arsenale-Tessera-Dese, c'è il sistema della viabilità, l'assessore ha chiamato in causa la sublagunare, ed anche l'alta velocità, riportando l'indicazione di Ferrovie di portare la Tav all'aeroporto. Ma c'è un altro punto imprescindibile: la valorizzazione della laguna. «Pensare cioè ad un affaccio alla laguna da Campalto, con un chiaro riferimento indiretto al Cantiere Marchi: si cercheranno formule di compatibilità con le presenze, ma un accesso anche secondo l'assessorato, è necessario». Niente di nuovo sotto il sole, in verità. Sono anni che se ne parla, ma a conti fatti, nessuno è mai riuscito a trovare una soluzione che salvaguardi l'attività di rimessaggio esistente da anni e la volontà di aprire un varco pubblico per far riscoprire alla cittadinanza il legame con la laguna. I cantieri attivi nella zona hanno fatto molte proposte, cadute nel nulla. Dalla prossima settimana inizierà la discussione del Piano territoriale per arrivare a trovare una sintesi ed elaborare un parere che sarà poi adottato dal Consiglio comunale.
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