Dune degli Alberoni già 16 mila firme a difesa dell’oasi

La petizione è stata promossa  due mesi fa da Wwf, Caal e altre associazioni del Lido contro lo stabilimento Aquarius autorizzato in zona protetta

Sedicimile firme a difesa delle dune degli Alberoni e del patrimonio naturalistico del Lido. A tanto ammonta la raccolta firme lanciata due mesi fa da Wwf, Caal e altre associazioni del Lido come forma di protesta e di mobilitazione dopo la creazione dello stabilimento balneare Aquarius (autorizzato da Comune e Soprintendenza) all’interno dell’oasi protetta. Tra le firme, indirizzate all’amministrazione comunale e ad altre istituzioni cittadine, spiccano quelle di volti noti come la famosa velista, nonché Presidente del Wwf Francia, Isabelle Autissier; e ancora Ottavia Piccolo, artisti di fama internazionale come Melissa Mc Gill, ideatrice della Red

Regatta presentata alla Biennale di Venezia 2019, Frank Raes, già Direttore dell’unità di crisi sul clima del Joint Research Centre della Commissione Europea ed attuale Direttore del Museo sull’Antropocene. Rispetto al nuovo stabilimento, la richiesta è di «rilocalizzare le strutture di servizio fuori dell’ambito dunale e di attuare una stretta regolamentazione dell’accesso alle dune circostanti, che al momento non è per niente garantita».

A tal proposito, il WWF inoltrerà una lettera al Sindaco di Venezia ed alla Soprintendenza nei prossimi giorni chiedendo di bloccare l’attivazione o il rilascio di nuove concessioni balneari e delle relative licenze edilizie. «Serve inoltre», ricorda l’associazione, «una vera gestione naturalistica di quest’area unica, finora protetta, da quasi 20 anni, grazie ad un accordo di collaborazione tra Wwf locale e Comune di Venezia, ma che è venuto a mancare in questi ultimi 2 anni da parte dell’amministrazione del Sindaco Brugnaro. Il Wwf con il CAAL ed assieme alle altre associazioni proseguirà la mobilitazione e ricordiamo è attesol’esito anche di un ricorso al Tar su cui è stata lanciata una raccolta fondi». —

e.p.

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