Auto e tir in zona pedonale a Duna Verde, protestano i turisti

La denuncia dell’Associazione Proprietari di seconde case, nei giorni scorsi un bambino in bici ha rischiato di essere travolto da furgone. I mezzi pesanti ignorano il divieto di accesso all’area. Il Comune promette più controlli e valuta l’installazione di telecamere ai varchi

Camion nell'area pedonale a Duna Verde
Camion nell'area pedonale a Duna Verde

A Duna Verde il divieto di accesso all'isola pedonale in corso Rovigno è tabù per auto, furgoncini e anche tir in tutte le ore del giorno. E i pedoni sono rischio, come è accaduto nei giorni scorsi quando un bambino in bicicletta ha rischiato di essere travolto da un mezzo e solo la prontezza del padre ha evitato il peggio.

A denunciare questa situazione, i proprietari e gli ospiti della località turistica messi a rischio quotidianamente nell'area che porta all'accesso alla spiaggia e dove si affacciano una decina di negozi e attività commerciali.

Tra luglio e agosto sono state fatte un centinaio di foto di mezzi che attraversano il centro e il problema è stato già segnalato alla polizia municipale dall'Associazione Proprietari di Duna Verde.Le multe per i trasgressori non superano i 90 euro.

L’Associazione Proprietari chiede controlli più intensi e maggiore responsabilità, anche perché, spiegano, «Il parcheggio carico e scarico è ad appena 50 metri».

«L'amministrazione - riferisce il Comune di Caorle - è a conoscenza del problema e sta provvedendo con una regolamentazione ad hoc. Saranno sicuramente implementati i controlli da parte della polizia locale».

Il Comune ha tra l'altro spiegato che «E’ in programma un intervento complessivo per la riqualificazione dell'area che dovrebbe risolvere la questione, prevedendo anche l'installazione di telecamere ai varchi come si è attuato in via sperimentale nel centro di Caorle».

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