Duello in cielo tra ultraleggeri

Caposile, i due velivoli si sono inseguiti dal litorale fino a Caerano. Ci sarà il processo
Arrivo ultraleggeri aviostazione Il Ranch Piazzola 5.5.01 Stella FOTOPIRAN
Arrivo ultraleggeri aviostazione Il Ranch Piazzola 5.5.01 Stella FOTOPIRAN

CAPOSILE

Duello sui cieli del litorale. Non tra assi della prima guerra mondiale ma tra due piloti di ultraleggeri. Un duello che ora finisce in tribunale. L’8 novembre in Tribunale di San Donà, sarà processato Erik Kustatscker, uno dei due duellanti. Deve rispondere di violenza privata. L’altro è un appassionato di volo di Montebelluna.

E’ l’estate di due anni fà. L’appassionato di volo di Montebelluna decide di fare un giro con il suo ultraleggero lungo il litorale del Veneto Orientale. Decolla dal campo di volo di Caerano San Marco. Punta il muso del velivolo verso il Veneziano, Attraversa la provincia di Treviso e seguendo il Sile raggiunge il litorale. E qui iniziano i problemi. Dinamica che, comunque, dovrà essere chiarita durante il dibattimento in aula. Comunque sia, sembra che il trevigiano si abbassi troppo sulle spiagge e sembra che in diversi si siano lamentati di questi sorvoli ritenuti pericolosi che creavano parecchio disturbo ai bagnanti.

A questo punto entra in scena Kustatscker. Non è un appasionato qualsiasi. E’ un pilota di grande esperienz a, istruttore di volo e ora anche consigliere della Federazione Italiani Volo Ultraleggero e tra i donatori della pattuglia acrobatica di ultraleggeri Wefly Team, che di base è all’aviosuperficie Papere Vagabonde di Caposile. L’istruttore si alza in volo. Vuole spiegare al pilota dell’ultraleggero che certi comportamenti in aria non sono tollerati. Parte col suo velivolo, e si mette a caccia dell’altro aeroplano. La papera Vagabonda in poco è sul bersaglio. Anche questi frangenti naturalmente sono stati ricostruiti dalle indagini dei carabinieri ma devono essere certificate dalla sentenza. Sta di fatto che l’altro aereo inizia a fare tutte le manovre previste dalle regole di volo per far atterrare l’avversario. L’altro si spaventa anche perchè non gli era mai capitato nulla di tutto questo. L’istruttore fa ondeggiare le ali del proprio velivolo dopo aver affiancato il presunto spericolato. Nel «linguaggio» dei piloti è un invito ad atterrare all’altro velivolo. Di solito usato dai piloti militari di caccia intercettori. Ma niente, il pilota di Montebelluna non vuole atterrare a Caposile. Allora l’altro si avvicina ancora di più. Il trevigiano dirà ai carabinieri della Procura di Venezia, addirittura a pochi centimetri. Poi si mette davanti e ancora una volta fa oscillare le ali. Nuovo invito ad atterrare. Niente di niente. L’altro non molla e punta il muso verso Treviso e verso casa.

L’altro però non lo molla e lo segue. Il duello continua, o meglio l’inseguimento, dura fino a Caerano San Marco. Qui il trevigiano atterra sul campo di volo da cui si era alzato qualche ora prima. Anche Kustatscker mette a terra le ruote del suo ultraleggero.

Sono volate parole e querele reciproche. Quella del trevigiano è arrivata alla Procura di Venezia. Alla fine l’allora pm Tavernesi, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per l’istruttore che deve rispondere di violenza privata.

Il processo inizia l’8 novembre a San Donà. Un processo davvero insolito.

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