Due nuovi consulenti per il liquidatore Miani E ancora licenziamenti

CAIAFFA TESSERA: COMUNE DI VENEZIA E SAVE AEREOPORTO MARCO POLO PRESENTANO IL NUOVO MASTER PLAN PER L'AREA AEROPORTUALE DI TESSERA - MASSIMO MIANI IL COSTRUTTORE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DEL PROGETTO..01/04/2008 © LIGHTIMAGE
CAIAFFA TESSERA: COMUNE DI VENEZIA E SAVE AEREOPORTO MARCO POLO PRESENTANO IL NUOVO MASTER PLAN PER L'AREA AEROPORTUALE DI TESSERA - MASSIMO MIANI IL COSTRUTTORE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DEL PROGETTO..01/04/2008 © LIGHTIMAGE

I nuovi consulenti del commissario. Dopo averne licenziato una decina, il liquidatore del Consorzio, il commercialista veneziano Massimo Miani ha a sua volta distribuito nuovi incarichi. Sostituendo Giampaolo Cocconi, commercialista del Consorzio e amministratore di Thetis, con la veneziana Giovanna Ciriotto. E assumendo come collaboratore anche l’avvocato romano Stefano Ambrosini. Dall’altra parte sono arrivate le lettere di licenziamento. Riguardano una decina di persone. Il giornalista Antonio Gesualdi, responsabile dell’ufficio stampa e protagonista della stagione della “trasparenza” dopo gli scandali; gli ingegneri chiamati dal commissario Francesco Ossola: Sara Lovisari e Francesco Cefis; il consulente del lavoro Enzo De Fusco. E poi la società di revisione Bdo, prevista dalla legge per l’organismo di vigilanza. Su questo pendono anche dubbi di legittimità. E infine, l’ufficio romano del Consorzio di piazza San Lorenzo in Lucina. Ufficio dove lavoravano quattro dipendenti. Anche loro, a quanto pare, licenziati. Risparmi che non riguardano invece l’ufficio del commissario del Mose Elisabetta Spitz, attiguo a quelli del Consorzio occupati fino a qualche mese fa dall’amministratore Giuseppe Fiengo. Spitz ha per legge a disposizione un milione di euro per il suo staff. Soldi che vengono presi da quelli per il Mose. Un groviglio di provvedimenti su cui i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto chiarimenti. L’obiettivo è la tutela dei 250 lavoratori dipendenti del Consorzio e delle sue società Comar e Thetis. Ma anche il lavoro dei consulenti “necessari” e dei dipendenti romani del Consorzio. —



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