Due navi in costruzione, ma non bastano

Attesa per la conferma di u nuovo ordine che garantirebbe il lavoro a tutti i 3500 addetti del cantiere

Per la costruzione dello scafo e l’allestimento degli interni di Costa Diadema verranno impiegati complessivamente 3.500 lavoratori, dei quali 1.000 dipendenti diretti di Fincantieri e i restanti delle 400 imprese delle imprese d’appalto del’indotto. È la decima nave Costa costruita da Fincantieri in Italia dal 2000 ad oggi, con un investimento complessivo di quasi 5 miliardi di euro. Grazie a questa nuova nave di Costa Crociere da 132.500 tonnellate e la Viking Star (con una stazza di 48 mila tonnellate) la cui costruzione è stata avviata da un paio di mesi con il taglio delle lamiere dello scafo, quasi tutti i dipendenti di Fincantieri sono rientrati dalla cassa integrazione. Con queste due navi, i cantieri veneziani avranno garanzia di lavoro fino alla fine dell’anno prossimo e l’inizio del 2015. Ma se nel frattempo non arriverà l’ordine di una nuova grande nave, tornerà la cassa integrazione. All’orizzonte, però, oltre ad altre tre Viking, c’è la conferma di una nuova nave da costruire per Holland Amrican Lines, che al pari di Costa Crociere fa capo al gruppo armatoriale statunitense, Carnival.

«Per il momento» ha spiegato ieri in conferenza stampa l’ingegnere Antonio Quintano, direttore dei cantieri veneziani «il carico di lavoro è consolidato dopo di che so che ci sono delle valutazioni in essere le possibili nuove commesse di lavoro». Michael Thamm, amministatore Delegato di Costa Crociere ha assicurato che Costa Diadema «sarà la nostra nuova ammiraglia e rappresenta un impegno concreto per il successo e la crescita della nostra compagnia. Si tratta di un investimento che crea ricchezza e lavoro in Italia, non solo quando le navi sono in cantiere, ma anche quando entrano in servizio». Costa Diadema è la nave più grande che sia mai stata costruita nel cantiere Fincantieri di Marghera che ha iniziato a fare navi di stazza superiore alle 100mila tonnellate dal 2007 con Carnival Freedom. «La Diadema è una nave importante» ha sottolineato l’ingegnere Quintano «perché il suo tonnellaggio è lo stesso delle navi consegnate, con soddisfazione dell'armatore, dal vicino cantiere di Monfalcone. in provincia di Trieste, con due Carnival e la Royal Pincess». In quanto alla Costa Concordia – raddrizzata ma ancora ancora davanti all’Isola del Giglio – , Michael Thamm ha ammesso che «questo incidente ha inciso sul marchio Costa, ma stiamo lavorando per dimostrare che siamo affidabili e già stiamo recuperando sul danno di immagine. Ci stiamo muovendo con il massimo di impegno e a tutta forza su questo obbiettivo e stiamo recuperando la fiducia dei passeggeri che ben conoscono la serietà con cui lavoriamo». Per Michael Thamm dati precisi sulle prenotazioni di crociere per il 2014 ancora non ce ne sono ma «secondo quanto ci dicono gli operatori vanno bene». (g.fav.)

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