Ducale e Correr pronti a riaprire Lo annunciano gli albergatori

Comunicazione Ava per giovedì 11 e venerdì 12 febbraio Ma la Fondazione Musei Civici ancora non conferma



Palazzo Ducale e museo Correr riaperti per due giorni. Ad annunciarlo non è la Fondazione Musei Civici, ma sono gli albergatori. Assume ormai contorni paradossali la vicenda della “serrata” sino al primo aprile delle collezioni civiche decisa dal sindaco Luigi Brugnaro, senza che mai una riga di comunicato ufficiale dell’istituzione né alcun accenno sul sito dei musei, che li dà semplicemente chiusi, sia arrivato a confermarla.

Dopo alcune dichiarazioni della presidente della Fondazione, Maria Cristina Gribaudi, su una possibile riapertura dei musei per il periodo di Carnevale, è spuntata una comunicazione social sul profilo Facebook dell’Ava, l’Associazione veneziana albergatori, che recita testualmente: Ava aderisce all’iniziativa “Una Notte per i Musei”: «L’Associazione scende in campo per supportare i Musei della nostra città. Nei giorni giovedì 11 e venerdì 12 i musei della città apriranno, nonostante il periodo infausto. E i musei dell’area marciana (Palazzo Ducale e Museo Correr) al fine di incentivare le visite, resteranno saperti fino alle 20 e applicheranno una riduzione sul biglietto d’ingresso. Sabato 13 e domenica 14 febbraio, invece, come da decreto legislativo, non saranno aperti. Abbiamo chiesto ai nostri associati di aderire all’iniziativa segnalandola nei loro siti Internet».

In quello della Fondazione Musei Civici, invece, dell’annunciata riapertura non c’è traccia. Va ricordato che nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Musei Civici sede anche un’albergatrice, Lorenza Lain, direttrice dell’hotel Ca’ Sagredo, che è anche membro della giunta esecutiva dell’Ava.

L’informazione è dunque, evidentemente, di prima mano e come tale più che attendibile, ma è singolare che della riapertura vengano appunto informati gli albergatori ma non i cittadini, visto che la Fondazione Musei Civici, ancora una volta, tace, come fa ormai ufficialmente da mesi. Né segnala appunto sul suo sito una notizia che avrebbe tutto l’interesse a diffondere.

Allo stato attuale, poi, risulta confermata la cassa integrazione per di dipendenti della Fondazione anche a febbraio. Né, a ieri, era stato pre allertato il personale delle cooperative che assicurano i servizi museali per un ritorno in servizio, per riaprire i musei nei giorni dell’11 e del 12 febbraio. C’è anche chi ipotizza un utilizzo dei volontari della Protezione civile, che svolgono il servizio nella Fondazione.

Va ricordato anche che la Fondazione Musei aveva comunicato direttamente ai tour operator, con una lettera, il lancio delle visite museali online a pagamento, senza darne comunicazione ufficiale. Ora sembra seguire la stessa linea per questa riapertura improvvisa dei suoi musei marciani. Viene da chiedersi il perché. Visto che le visite ai musei saranno evidentemente contingentate per l’emergenza coronavirus, il rischio è che l’accesso di semplici cittadini, che hanno diritto al biglietto gratuito, possa perciò risultare un elemento di disturbo rispetto alla vendita di “pacchetti” con un tour operator, legati magari anche al soggiorno alberghiero a Venezia.

In questo senso, le dichiarazioni fatte dal sindaco Brugnaro, che ha più volte detto come la chiusura prolungata e unilaterale dei Musei civici sia giustificata dall’assenza di turisti, induce a qualche perplessità in merito. —



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