«Drappi neri e ballerine a San Salvador»

Prima del caso della chiesa dell’Ospedaletto, il precedente di quella di San Salvador. A sollevarlo è il dottor Alessandro Tamborini, già autore di polemiche lettere e proteste nei confronti del precedente amministratore parrocchiale don Massimiliano D’Antiga, poi rimosso dal Patriarca Francesco Moraglia. «Mi riferisco» scrive Tamborini «alla recente profanazione della chiesa di San Salvador, nel 2018, in questo caso di proprietà dello stesso Patriarcato e addirittura sede parrocchiale, che è stata svenduta dall’ex amministratore parrocchiale don D’Antiga per uno scandaloso concerto in stile satanico con ballerine seminude, circoli di candele, figuranti mascherati, scenografie inquietanti e per un uso sconcertante e commerciale della chiesa per un videoclip. L’altare principale e la storica Trasfigurazione del Tiziano vennero ricoperti da drappi neri e simbologie varie e il tutto alla presenza del Santissimo. Nonostante segnalazioni, lettere e denunce, da Moraglia e dal Patriarcato nessun intervento: tacciono complici sulle loro proprietà, ma attaccano le altre?». E allega anche alcune immagini che testimonierebbero l’uso improprio fatto in quell’occasione della chiesa di San Salvador.



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