Dopo cent’anni si ricomincia Select brinda e torna a Venezia

L’azienda aprirà una sede a Cannaregio: un mix tra un laboratorio, una distilleria e un museo Inaugurazione prevista a fine 2021, con tre aree per degustazioni, eventi, e attività multimediali 
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 26.02.2020.- Conferenza stampa SELECT. Florian San Marco. A.D. Marco Ferrari.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 26.02.2020.- Conferenza stampa SELECT. Florian San Marco. A.D. Marco Ferrari.

la storia

Manuela Pivato

Cento anni tondi, con l’anniversario che è un nuovo inizio lì da dove tutto era incominciato. Sei lettere, di cui due alcolicamente ondeggianti, l’etichetta blu, il liquore rosso, il destino felice di legarsi per sempre allo spritz.

Era il 1920 quando i giovani fratelli Mario e Vittorio Pilla, di origini bolognesi ma trapiantati a Venezia, a furia di pestare, distillare, bollire erbe, inventarono il Select. Fu Gabriele d’Annunzio, in segno d’approvazione, a chiamare così l’aperitivo che gli fu messo in mano in un capace bicchiere la notte del Redentore, nel corso di una festa in un palazzo sul Canal Grande. D’Annunzio lo tenne qualche istante in bocca e sentenziò: «Selectus». Selezionato, scelto, per tutti coloro che non erano il Vate, Select.

l’ex laboratorio

Un secolo più tardi, dopo l’acquisizione del marchio da parte della Distilleria Jean Burton nel 1954, in seguito assorbito dal Gruppo Montenegro che lo produce fedelmente nel gusto e nell’immagine, Select ritorna in laguna, in un ex laboratorio industriale a Cannaregio. Ca’ Select, che avrà una superficie di 650 metri quadrati, sarà inaugurata alla fine del prossimo anno, quando sarà ultimato il progetto, firmato dallo studio Marcante-Testa, che prevede il recupero del fabbricato industriale in puro stile Select, sia nell’architettura che anche nell’allestimento.

spazio per la città

Non sarà solo un grande laboratorio nel quale lavorare erbe e spezie messe a macerare, bensì «uno spazio esperienziale aperto alla città», con un’area degustazione, un’altra per gli eventi, una terza ancora dedicata all’esposizione multimediale e interattiva sulla storia di Select.

la ripartenza

«Proprio in questo momento di ripartenza “cauta” dell’Italia intera e, in particolare, della città di Venezia, ci fa piacere annunciare questo importante progetto di Select che consente di valorizzare la città che gli ha dato i natali», ha detto Marco Ferrari, ceo di Gruppo Montenegro, presentando ieri mattina l’iniziativa all’interno di una saletta del Caffè Florian, in un incrocio di compleanni importanti. «Abbiamo scelto di costruire un sito esperienziale che riporta il cuore del processo produttivo a Venezia e ci permette di condividerlo con la città e i suoi abitanti».

lo spritz

L’immobile in laguna era stato individuato circa un anno fa e subito fu evidente che la storia aveva il piacere di ripetersi. Dalla registrazione del marchio (il 29 maggio 1920) al rapido successo nelle capitali d’Europa, ma anche in Libia e in Egitto, l’ingrediente si è presto reso insostituibile sodale dello spritz, le cui origini risalgono all’Ottocento, quando i soldati austriaci erano soliti spruzzare il vino bianco con acqua frizzante.

le erbe

Dietro il colore rosso rubino con un sospiro d’arancio, sin dall’inizio c’è stato un processo produttivo lungo nove mesi, durante i quali bacche di ginepro, rabarbaro e altre erbe vengono lavorate, bollite, per ottenere l’aperitivo dal gusto forte, un po’ dolce e un po’ amaro, da bere nel medesimo bicchiere disegnato sull’etichetta, decorato oliva verde e grande.

«Venezia è al vostro fianco e sono orgoglioso che un marchio così importante, come Select, torni a produrre proprio in quel luogo che ne ha visto la nascita esattamente cento anni fa», ha salutato l’iniziativa il sindaco Luigi Brugnaro, «Venezia è stata, nella storia, una città crocevia di culture, di ambascerie, di commerci e di eccellenze». «Select sta tornando a farne parte con un’operazione che rientra a pieno titolo in quel processo che ho sempre sostenuto», ha aggiunto Brugnaro, «riportare in città nuove occasioni di lavoro e di crescita, così da attrarre nuovi residenti. Parte quindi una nuova sfida imprenditoriale, che coniuga la tradizione e l’innovazione, proprio come è la natura di Venezia». —

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