«Dopo 35 anni lascio il camice Il peggior nemico? Il computer»

IN PENSIONE
Per l’ultima volta, ieri, ha chiuso ai pazienti la porta del suo ambulatorio in via La Fonda. Da oggi è un pensionato a tutti gli effetti e ha già fatto sapere che da adesso si dedicherà ai suoi hobby, primo fra tutti il volo. Antonio Zucconi, 69 anni, appende lo stetoscopio al chiodo e penserà alla moglie e ai due figli. «La mia carriera è volata via in un attimo» dice «mentre l’ultimo mese è stato davvero lento: succede sempre così quando si è vicini al traguardo».
Zucconi proviene da una famiglia di medici; il papà Vladimiro è stato un punto di riferimento a Noale per parecchio tempo e Antonio ne ha raccolto l’eredità. Trentacinque anni di carriera, una laurea in Medicina ottenuta nel 1983 a Padova. «Da piccolino» racconta il professionista «aiutavo mio padre. Non amava muoversi da solo e allora lo accompagnavo, sbrigando la parte burocratica e facendo ricette, certificati, impegnative. Gli facevo da segretario, praticamente, e sono sempre vissuto in questo ambiente. Sono sincero, questo mestiere mi è piaciuto parecchio».
Migliaia di pazienti, centinaia di situazioni e il medico diventa una sorta di confessore. «Fare la diagnosi esatta» continua Zucconi «è la soddisfazione più grande ma la metto alla pari nell’avere familiarità con le persone stesse, perché è la base per capire di cosa soffre». Anche la professione di medico di base è cambiata molto nel recente passato e Zucconi afferma di odiare la burocrazia. «Non mi mancherà proprio» ride «perché il nostro peggior nemico è diventato il computer. Prima era un nostro alleato, la nostra memoria, adesso ci sono programmi che dovrebbero fare tante cose ma non funzionano e fanno solo perdere del tempo, specie quando davanti hai decine di pazienti. E questo non mi piace. Mi mancherà, invece, il rapporto quotidiano con la gente, con i pazienti: nei giorni scorsi ho visto il bis nipote del mio primo paziente: il tempo è trascorso». Adesso è un nuovo pensionato ma ha già le idee chiare su quanto farà da lunedì. «Intanto mi riposerò» dice «poi seguirò i figli e il volo». Per spiccare verso una nuova vita. —
Alessandro Ragazzo
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