Donati da Alì 180 alberi al parco di San Giuliano

Cento e ottanta nuovi alberi per il parco di San Giuliano. Donati all’istituzione Boschi e grandi parchi da Francesco Canella, il titolare dei supermercati Alì. Cento e sette alberi sono stati già...

Cento e ottanta nuovi alberi per il parco di San Giuliano. Donati all’istituzione Boschi e grandi parchi da Francesco Canella, il titolare dei supermercati Alì. Cento e sette alberi sono stati già piantati all’interno del grande parco urbano, altri 73 saranno piantati all’esterno tra il bar “Mansueto” alla fermata del bus e l’accesso alla porta rossa per formare, secondo il volere dell’amministrazione comunale, un nuovo sistema di viali alberati che conducano la gente fino all’ingresso del parco. Questa è una delle novità emerse ieri dall’audizione dell’attuale presidente dell’Istituzione, l’architetto Gianni Caprioglio, davanti alle commissioni V congiunta alla VIII e alla X del consiglio comunale. Di bilancio si discuterà lunedì in una nuova commissione prevista a Venezia. L’altra novità è legata ad un forse. Già oggi potrebbe arriva il via libera dell’ufficio Patrimonio, dopo quello del settore ambiente, per riaprire i cancelli chiusi da anni di accesso a Punta San Giuliano dal parco. È stata lunghissima l’attesa della riapertura dopo una chiusura dettata dalle bonifiche dei terreni, ultimate da tempo. Ma oramai pare cosa fatta e se la documentazione non consentirà l’apertura dei cancelli da sabato, il rinvio sarà massimo di qualche giorno. L’Istituzione per la gestione di boschi e parchi si è vista assegnare trecento mila euro dal bilancio di previsione per le manutenzioni mentre altri 200 mila euro sono previsti dalle alienazioni e si aggiungono ai 230 mila euro che sono stati previsti come investimento sul parco per la semina a prato verde delle aree bonificate.

Soldi che sono essenziali per garantire gli interventi manutentivi del sistema dei boschi e dei grandi parchi di Mestre, che comprendono oltre al polmone verde di San Giuliano anche il parco Albanese a Bissuola e il sistema dei boschi di Carpenedo, via Altinia e Campalto che in questi anni hanno riempito di alberi la terraferma mestrina rendendola una città con poli di verde che però vanno rigorosamente manutentati e non abbandonati a loro stessi per non perdere il patrimonio arboreo realizzato negli anni. (m.ch.)

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