«Don Franco beato? Lui si farebbe una risata»

Don Vigani: «Non bisogna seguire l’emozione». Bettin rende merito a un uomo eccezionale

MESTRE. «Mai don Franco De Pieri vorrebbe essere beatificato: penso che se glielo raccontassi si farebbe una gran risata». Don Sandro Vigani, grande amico del fondatore del Centro Don Milani, commenta così l'idea lanciata da Fabrizio Coniglio, “anima” di Mestre Off Limits durante la seconda edizione del memorial Sinopoli della beatificazione del sacerdote, morto a dicembre scorso a 77 anni. «Nutro una grande stima per don Franco, mi è mancato un amico con il quale dal 1984 avevo costruito un rapporto di confidenza e familiarità. Ci siamo aiutati a vicenda in questi anni. Non bisogna però lasciarsi trasportare dall’emozione: mai don Franco vorrebbe essere beatificato. Pensandoci, mi figuro un colloquio con lui in paradiso, io che racconto e lui che risponde "beatificare me?". Immagino scoppierebbe nella sua fragorosa risata. Era santo come tutti e amato da Dio».

«Di queste cose», premette il sociologo e amico Gianfranco Bettin, «è legittimato a parlare chi crede nei santi. Da osservatore esterno però si può dire che, al di là della complessa questione dei miracoli necessari alla beatificazione, se l’essere santo o beato dipende dal valore umano e sociale, allora don De Pieri meriterebbe una proposta del genere. Ha salvato dalla droga migliaia di giovani ai quali ha restituito un futuro. Un po’ come don Armando che ha dato e continua a dare serenità a centinaia di anziani. Sono figure che stanno nella tradizione dei santi sociali della chiesa, da don Bosco a don Orione a don Cottolengo. Nell'esperienza cattolica ci sono santi sociali e figure che hanno una forte vocazione di intervento sociale, come monsignor Vecchi stesso. A prescindere dalla convinzione religiosa, è condivisibile l'auspicio di un riconoscimento fino alla beatificazione e alla santificazione di una persona che ha lasciato una simile impronta di salvezza nelle persone, che ha fatto miracoli umani e sociali. Nei cuori e nella mente della gente quello che hanno fatto don Franco e monsignor Vecchi sono miracoli a tutto tondo, degni del riconoscimento massimo della chiesa cui appartengono. Questa proposta è un omaggio sincero a un uomo eccezionale che ha fatto grandi cose per il prossimo, di una persona che condivide la stessa fede. Centinaia e migliaia di persone potranno testimoniare “don Franco mi ha salvato vita”».

Marta Artico

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