Dolore e lacrime nella chiesa gremita per l’ultimo saluto a Milena Silvestri

. L’ultimo saluto a una mamma, una moglie, una figlia. E una donna che è stata anche impegnata per la sua città, apprezzata amministratrice e architetto. Milena Silvestri, 47 anni, sposata, 4 bambine tra i 9 e i 4 anni, avrebbe voluto che nel giorno delle sue esequie fossero pronunciate poche parole in un funerale sobrio e contenuto. Ma il gonfalone del Comune portato dalla polizia locale, i tanti amministratori che hanno lavorato con lei, i cittadini arrivati copiosi in chiesa non potevano nascondere il dolore e la commozione nelle sale gremite della chiesa parrocchiale del San Giuseppe Lavoratore. Sono arrivati ex sindaci, colleghi di lavoro, tantissimi amici e anche semplici conoscenti che avevano avuto modo di apprezzarla.
C’erano il vice governatore del Veneto Forcolin, l’ex sindaco e assessore a Venezia, Francesca Zaccariotto. E anche chi nella Lega aveva lavorato con lei, oppure in Comune a Venezia, presso l’ufficio dei lavori pubblici, collegato all’assessorato di Francesca Zaccariotto che si è trovata nuovamente a lavorare con lei, dopo gli anni di assessorato ad ambiente ed ecologia a San Donà. Le onoranze funebri Zanini hanno condotto il feretro seguito da un corteo di familiari: il marito Nicolais, il fratello Marco, i genitori. E poi le quattro sue bambine che in silenzio si sono sedute ancora una volta accanto alla mamma. Il parroco, don Fabio, ha premesso che Milena, con il suo stile, il garbo e la serietà, non avrebbe voluto tante parole e cerimonie. Così ha ricordato la sua testimonianza di fede, coraggio e amore. E suggerita la preghiera per averla sempre vicina, ora che Dio Padre l’ha accolta tra le sue braccia. E il sacerdote ha detto che lei stesse ora pregherà per le sue piccole e per tutti, in Paradiso. In chiesa, tanti partecipanti alla cerimonia funebre hanno faticato a trattenere le lacrime, soprattutto nel vedere le piccole Camilla, Beatrice, Alessandra, Laura, con il papà Nicolais e lo zio, Marco, davanti alla bara in legno chiaro, coperta di fiori. Poi il silenzio, completo, rispettoso, più volte durante l’omelia. Milena ha combattuto un lungo anno contro una rara forma di tumore e mai si è arresa, provando tutto. E ha pregato, la Vergine Maria cui era devota, anche Padre Pio. Ma il suo pensiero è stato sempre rivolto a chi avrebbe lasciato, le sue bimbe, il marito, innamorato di lei come il primo giorno, il fratello cui era legatissima e che sta soffrendo assieme ai genitori per la perdita di quella che era un punto di riferimento per tutta la famiglia, con la sua sicurezza e determinazione, l’amore verso tutti i familiari che è sempre stato intenso fino alla fine dei suoi giorni. Oggi la fede può alleviare il dolore nella convinzione che Milena non lascerà mai veramente sola la sua bella famiglia. —
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