Dolo, vandali per noia devastano la piscina

DOLO. Agiscono per noia e devastano la piscina di Dolo. Questo quello che combinava ogni sera un gruppo di cinque giovani di buona famiglia, che non hanno trovato di meglio come passatempo che entrare nella piscina comunale di via Pasteur e, dopo aver fatto il bagno, rompere sdrai, ombrelloni, vetrate e diverse bottiglie. Alla mattina i gestori trovavano la piscina ridotta come un porcile. A mettere fine, però, agli atti di vandalismo sono stati i carabinieri della tenenza di Dolo, che hanno beccato tutti e cinque i giovani, tutti tra i 18 e i 21 anni, e li hanno denunciati a piede libero per invasione di terreni e atti vandalici. Il fermo è avvenuto nei giorni scorsi. Anche se la piscina gestita dalla Società Sportiva Dilettantistica Riviera Nuoto aveva già subito simili danneggiamenti nel recente passato. Era circa l’1.30 di domenica notte quando una pattuglia ha visto degli strani movimenti provenire dall’area interna alla piscina. I militari si sono così appostati e, dopo alcuni minuti, hanno sorpreso i giovani mentre scavalcavano la recinzione degli impianti sportivi, dopo aver fatto un bagno e danneggiato alcune strutture. Fermati, sono stati accompagnati negli uffici della tenenza di via Arino. Nel dettaglio si tratta di un ventunenne, un ventenne e un diciottenne di Mira e di due diciottenni di Dolo. Tutti italiani e di buona famiglia. Famiglie di professionisti e insegnanti, anche se alcuni di loro avevano già avuto a che fare in qualche modo con la giustizia. In caserma sotto le pressioni dei carabinieri i cinque hanno spiegato di recarsi nelle piscine dolesi per abbattere la noia e non con il chiaro intento di provocare dei danni alle strutture. Sta di fatto, però, che dopo la loro “visita” sono usciti malconci alcuni ombrelloni e alcune sdraio, e c’erano bottiglie e vetrate rotte. Il tutto per un danno di qualche migliaia di euro Ai militari, quindi, non è rimasto far altro che denunciarli a piede libero. Ora dovranno rendere conto di quanto accaduto alla giustizia.
Non è la prima volta però che accadono fatti del genere. Pochi giorni fa a Mira un tredicenne è finito nella vasca vuota della piscina comunale, chiusa per alcuni restauri, al termine di una bravata messa in atto con alcuni amici. Il ragazzo è volato dal tetto della struttura, dopo che un lucernaio aveva ceduto al suo peso ed ora si trova ancora ricoverato all’ospedale dell’Angelo a Mestre in gravi condizioni. Sulla questione sono scoppiate diverse polemiche inerenti al disagio sociale. Disagio che nel caso di Dolo però non c’entra proprio nulla.
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