Dolo / «I parcheggi dell'ospedale? Liberi»
Tutti contro le strisce blu: «Sbagliato accanirsi sui malati». In piazza Mercato resta a pagamento la parte più vicina ai servizi medici pubblici

Dorio Favaro e Nicole Basso
DOLO.
Una città che è centro mandamentale ed è sede di molti servizi come l'ospedale, il tribunale, Veritas, l'Aci e la tenenza dei Carabinieri ma allo stesso tempo è carente di parcheggi e l'unico grande posteggio libero è stato messo per metà a pagamento: guarda a caso proprio la parte più vicina all'ospedale. I parcheggi sono il problema più segnalato da cittadini che protestano e lamentano per la decisione del comune di creare in Piazza Mercato 145 posti auto sui 400 disponibili. In totale i parcheggi a pagamento nel centro di Dolo sono 330. «La decisione del comune di fare le strisce blu in piazza Mercato è negativa - racconta
Dorio Favaro
- non solo per i residenti ma anche per quelle persone che vengono a lavorare a Dolo o che devono recarsi in ospedale per sottoporsi a delle terapie mediche o per visitare dei parenti. Potevano fare la zona centrale di piazza Mercato a pagamento non quella vicina all'ospedale. Comunque questi nuovi parcheggi sono finora completamente vuoti».
Anche gli esercenti criticano per l'attuazione dei parcheggi «blu» facendosi testimoni dei disagi vissuti dai cittadini. «E' dura vedere gente molto malata dover fare tutta quella strada con le stampelle - dice
Nicole Basso
- Il parcheggio poteva essere studiato meglio magari prevedendo zone miste libere e a pagamento così da non tagliare in due la piazza». Il Comune ha tanti servizi ma allo stesso tempo non dà parcheggi. Così l'ha pensa
Franco Rocchetto
. «Hanno fatto troppe strisce blu e pochi posteggi liberi. Se Dolo vuole avere tutti questi servizi deve anche offrire ai cittadini parcheggi dove poter sostare senza dover pagare». Il parcheggio dell'ospedale ha una capienza limitata e spesso la gente parcheggiava nella parte ovest di Piazza Mercato, che però ora è a pagamento, utilizzando l'entrata secondaria per andare in ospedale. «Sono contrario al nuovo posteggio a pagamento - sbotta
Armando Boscolo
- perché ora siamo costretti a parcheggiare distante e a fare molta strada a piedi per andare in ospedale. Segnalo poi la difficoltà nella zona del Ponte del Vaso dove i marciapiedi sono alti e non facilitano l'accesso per le persone in carrozzina o con problemi di deambulazione. Resta un fatto importante: per un servizio pubblico occorreva un parcheggio pubblico e libero. Non in concessione e a pagamento».
Anche
Sergio Righetto
, sollecita la necessità di creare più parcheggi. «E' innegabile - commenta Righetto - che a Dolo mancano i parcheggi. Per l'ospedale poi i posteggi attuali sono pochi». C'è chi ha anche difficoltà a pagare il costo del parcheggio. «Adesso devo pagare anche il parcheggio per andare all'ospedale - racconta
Adriano Barina
- oltre a dover pagare le bollette, le medicine e le visite mediche. Prendo mille euro di pensione e non riesco ad arrivare a fine mese. Vorrei chiedere a queste persone dove trovo i soldi anche per pagare il parcheggio». C'è chi chiede anche la costruzione di un parcheggio multipiano. «Anche a Dolo come in molti paesi mancano i parcheggi - confida
Rachida Drissi
- e quando vengo per fare commissioni o per il mercato faccio sempre fatica a trovare un posteggio libero. Per questo si dovrebbe costruire un parcheggio di tre piani dove ci sarebbe posto per tutte le auto». Altra questione che viene segnalata è che il parcheggio dell'ospedale presenta non pochi problemi per le persone con difficoltà di deambulazione. «Io spesso accompagno mia suocera in ospedale per fare terapie o delle visite - spiega
Stefano Milan
- e spesso devo fermarmi in mezzo alla strada per aiutare mia suocera a scendere dell'auto bloccando a volte le auto che sono dietro. Questo perché manca una zona per potersi fermare in tranquillità per far scendere le persone con difficoltà di movimento e anche una pensilina dove potersi proteggere. Il piazzale di entrata dell'ospedale è poi poco funzionale perché siccome è distante dai parcheggi impone alle persone con difficoltà motorie lunghi tratti a piedi».
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