Distretto sanitario, la Cgil attacca l'Asl 12
Sopralluogo della Municipalità: «Situazione migliorata in attesa della navetta Actv»

Il nuovo distretto sanitario in via Cavanis nel quartiere Circus
CHIRIGNAGO.
«Il trasferimento dei servizi di distretto da Zelarino a Chirignago sta portando a una diminuzione dei pazienti che frequentavano il consultorio di via Castellana». A segnalarlo è la Cgil, preoccupata anche per il risvolto che questa diminuzione di persone provenienti da Zelarino potrebbe avere in termini sociali. Con la chiusura della sede di via Castellana 154, parte delle attività distrettuali è andata in quella nuova di Chirignago situata in via Cavanis 42, mentre il servizio vaccinale è stato spostato alla Cipressina. A Chirignago, però, per il sindacato non tutto sarebbe rose e fiori. «Riconosciamo il fatto che la sede sia bella e accogliente - rincara dalla Cgil veneziana, Mirco Ferrarese - ma non siamo d'accordo su quanto ha ribadito anche l'altra sera in televisione il direttore generale dell'Asl 12, Antonio Padoan. Non tutto funziona e non tutto va bene. Per questa sede di Chirignago l'ammodernamento ha fatto rima con risparmio di servizi. Il mancato proseguimento delle attività di consultorio e di Punto famiglia, da parte di chi si recava a Zelarino, significa non poter proseguire le cure e il lavoro impostato dal personale per aiutare quelle persone. Di conseguenza, numeri più bassi potrebbero in futuro offrire ai vertici dell'Asl la scusa per fare nuovi tagli. Quando si ha in carico una persona, non può essere seguita da altri operatori». Oltre alla riduzione dei pazienti provenienti da Zelarino, dovuta anche alle distanze - dovendo questi cambiare due autobus e proseguire a piedi per raggiungere via Cavanis - dalla Cgil segnalano «la mancanza dello specchio unidirezionale per il consultorio, con il personale costretto nelle ultime ore a "costruire" una parete divisoria con i sacchetti neri della spazzatura. Causa malattia manca inoltre uno psicologo, e il servizio è quindi zoppo. Senza parlare dei problemi legati alla privacy, alla mancanza del citofono oppure della gestione dei telefoni. E il Punto famiglia di fatto è come se non ci fosse». Dalla Municipalità, la visione delle cose è per il momento ottimistica. «Pochi giorni fa ho fatto un sopralluogo nella sede di via Cavanis assieme alla commissione municipale - dice il presidente del decentramento, Maurizio Enzo - Sinceramente, rispetto a com'erano le cose qualche mese fa, mi pare che la situazione sia migliorata. Finalmente sono state messe più sedie e la sala d'attesa per la gente è più vivibile. Stesso dicasi per le code al centro prelievi. Credo infine che, a partire da giugno, quando entrerà in servizio la navetta sperimentale che collegherà Chirignago a Zelarino e all'Ospedale dell'Angelo, si risolverà anche il problema di chi da Zelarino deve raggiungere il distretto».
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