Dipendente della Regione vinta dalla malattia muore a 54 anni
ORIAGO. È morta all’età di 54 anni Cristina Gianni, residente a Mira Taglio e dipendente della Regione Veneto, settore Risorse umane, che si era ammalata nei mesi scorsi di un raro tumore che purtroppo alla fine non le ha lasciato scampo. La donna, che risiedeva in via Sabbiona a Oriago, è morta lo scorso 14 gennaio ed è stata sempre seguita con tanto amore dalla famiglia che non l’ha mai lasciata sola di fronte alla battaglia contro il male.
Negli ultimi mesi Cristina Gianni è stata ricoverata all’ospedale di Noale e la sua morte ha fortemente provato la famiglia, amici e parenti. «Mia moglie», spiega il marito Massimo De Murari, tecnico impiantista a Mira, «è stata colpita da un raro tumore l’anno scorso. Lei non si è mai data per vinta, ha sempre lottato e noi con lei. Purtroppo ci ha lasciato e per noi è una perdita immensa».
La famiglia ha fatto anche un esposto alla Procura della Repubblica di Venezia perché sia fatta chiarezza sulle cause della morte di Cristina. «Abbiamo firmato un esposto», spiega il marito, «per la massima chiarezza sulla morte di Cristina. È stato un approfondimento, non un atto di accusa, che ritenevamo necessario». Per questo la Procura nei giorni scorsi ha ordinato l’autopsia sul corpo di Cristina. «L’esame», spiega il marito, «si è tenuto lo scorso 22 gennaio e nei giorni scorsi abbiamo ottenuto il via libera dalla magistratura per l’estremo saluto». La notizia della morte di Cristina Gianni ha colpito tanti a Mira. Molti la ricordavano insieme al marito come una coppia molto affiatata. Il marito ha lasciato su Facebook un commovente messaggio: «37 anni insieme, nemmeno un minuto di non amore...».
Tanti messaggi di cordoglio sono arrivati da amici, vicini e colleghi che hanno conosciuto Cristina. Il funerale di Cristina Gianni si terrà il prossimo lunedì 4 febbraio alle 15 nella chiesa di San Nicolò a Mira Taglio. La salma arriverà dall’obitorio dell’ospedale di Dolo. Dopo l’estremo saluto sarà sepolta nel cimitero di Oriago. La donna lascia, oltre al marito, i figli Chiara e Andrea, la mamma Paola, il fratello la suocera Maria e il cognato Carlo. —
A.Ab.
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