Dimenticato da 40 giorni in obitorio dopo l’incidente
Non c’è pace per Yulin Yao, l’operaio cinese di 40 anni, residente in via Torino, che ha perso la vita la notte di martedì 23 febbraio travolto da un furgone per il trasporto dei medicinali mentre pedalava lungo il Terraglio a Preganziol, non lontano dal confine con Mogliano. Da quella notte la salma dell’orientale giace in deposito in un frigorifero dell’obitorio dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Oggi saranno trascorsi 40 giorni esatti senza che nessun familiare o conoscente si sia fatto avanti e abbia chiesto informazioni sulla salma oppure si sia mosso per il rimpatrio in Cina, come avviene per la maggior parte dei cittadini di quel Paese che muoiono in Italia. Un caso che ha dell’incredibile, un defunto “dimenticato” in obitorio a cui non viene data la dignità della sepoltura, anche se gli addetti ai lavori spiegano che in particolare le salme dei cinesi spesso giacciono per alcune settimane prima di essere prelevate per le esequie, spesso perché i parenti in madrepatria devono organizzare il trasporto. Qualora nessuno si facesse avanti, l’onere delle spese per la sepoltura di Yulin Yao passerà in carico del Comune di Preganziol, dove si è verificato l’investimento.
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