Dighe ora a prova di black-out con 14 nuovi gruppi elettrogeni
Il Mose messo in sicurezza anche in caso di black-out elettrico, per garantire che comunque le dighe mobili possano continuare ad alzarsi in caso di necessità. La direzione Ambiente della Regione ha dato, infatti, il via libera alla richiesta del Provveditorato triveneto alle opere pubbliche all’installazione complessiva di 14 nuovi gruppi elettrogeni, alimentati a gasolio, che saranno posizionati alle tre bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia, ma anche all’Arsenale, che sarà il centro operativo per l’azionamento del sistema.
I nuovi gruppi elettrogeni, alimentati a gasolio, saranno utilizzati esclusivamente per la produzione di energia elettrica a supporto dell’impianto elettrico del Mose nell’eventualità di una sospensione dell’erogazione dalla rete o comunque di un calo significativo di essa che comporti la necessità di elettricità aggiuntiva per far funzionare il sistema operativo. Anche il Comune di Venezia, quello di Chioggia e la Città metropolitana hanno dato già il proprio benestare all’installazione delle nuove strutture per la produzione di energia che saranno posizionate con urgenza.
Visto che infatti continuano a essere sempre più frequenti i sollevamenti, parziali o totali, del Mose per il persistere delle acque alte, non si vuole correre il rischio di trovarsi in una situazione di emergenza ambientale che coincida con un calo improvviso o addirittura con un black-out della rete elettrica. Si tratterà di un nuovo investimento consistente per l’acquisto e l’installazione dei nuovi gruppi elettronici di riserva, di parecchi milioni di euro.
Nell’Arsenale Nord, dove saranno insediate le attività di controllo e manutenzione del Mose le aree in cui sono posizionati i gruppi elettrogeni a servizio del Centro operativo e servizi accessori del sistema, saranno posizionati due gruppi elettrogeni aggiuntivi, di una potenza complessiva di 840 kilowatt.
Ben più robusta la nuova dotazione energetica che sarà prevista alle tre bocche di porto dove saranno sollevate le paratoie mobili in caso di necessità. Nell’Isola Artificiale Novissima, di fronte alla bocca di porto di Lido, saranno installati quattro nuovi gruppi elettrogeni di emergenza alimentati a gasolio con potenza elettrica complessiva pari a 10.360 kilowatt.
In caso di necessità entreranno in funzione solo due gruppi per volta, rimanendo gli altri due di riserva in caso di guasti. Saranno svolte anche campagne di misurazione fonometrica con il coinvolgimento dell’Arpav, l’Agenzia regionale di protezione ambientale, perché sia garantito il rispetto dei limiti acustici con l’entrata in funzione dei nuovi impianti. Anche alla Bocca di porti di Malamocco saranno installati altri quattro gruppi elettrogeni di riserva, con una potenza elettrica complessiva pari a 8.800 kilowatt.
Così sarà anche per la Bocca di porto di Chioggia, dovo sono previsti anche in questo caso quattro nuovi gruppi elettrogeni di una potenza elettrica complessiva di 8800 kilowatt, simile a quella della Bocca di Lido. In questo caso dovranno essere predisposte e messe in atto specifiche misure di mitigazione sugli impianti, in modo da garantire il rispetto dei limiti di immissione e di emissione notturni relativi alla classe acustica prima, in qualunque posizione all’interno dell’oasi naturalistica di San Felice.
Anche in questo caso, una volta installati e messi a regime gli impianti, devono essere svolte campagne di misura fonometrica finalizzate a dare evidenza del rispetto dei limiti acustici presso i ricettori, con particolare riferimento all’oasi naturalistica di San Felice e ai ricettori potenzialmente esposti individuati presso l’area dell’Arsenale. —
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