Dieci alloggi agli sfrattati accordo Ater-Comune

CHIOGGIA. Una decina di alloggi a disposizione delle famiglie in emergenza abitativa. Ater e Comune rispondono all’aumento dei casi di sfratto improvviso con una convenzione che permetterà di disporre di un numero di alloggi immediatamente assegnabili, senza la necessità di essere iscritti alla graduatoria Erp (edilizia residenziale pubblica).
I preliminari dell’accordo sono stati decisi martedì a Venezia in un vertice a cui ha preso parte il commissario Ater Aldino Padoan, il sindaco Alessandro Ferro e l’assessore alla casa Patrizia Trapella. Tra le novità in vista anche un accordo per permettere agli inquilini di procedere a piccole manutenzioni degli alloggi in cui vivono per accelerare la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico. «Purtroppo negli ultimi due mesi», spiega l’assessore alla casa Trapella, «sempre più spesso nel mio ufficio e anche il quello del sindaco si presentano famiglie disperate, anche con figli minori, che si ritrovano in mezzo a una strada dopo sfratti per morosità. Spesso queste famiglie non sono iscritte alla graduatoria Erp e non hanno modo quindi di poter essere assegnatarie di un alloggio in tempi veloci. Per questo abbiamo pensato di destinare una quota del patrimonio a casi di emergenza abitativa, caratterizzati dall’urgenza e dalla temporaneità. Sono soluzioni tampone finché per ciascuno si individua il percorso più adatto».
Ater e Comune hanno concordato sulla disponibilità di una decina di alloggi. «Ater ne ha già due di pronti», spiega l’assessore, «e altri tre lo saranno entro l’estate. Noi abbiamo avviato una ricognizione nel nostro patrimonio per destinarne altri cinque. Le collaborazioni con Caritas e Carità clodiense sono preziose e fondamentali, ma vogliamo far ancora di più. Procederemo con un nuovo bando Erp, attueremo la convenzione per l’emergenza abitativa e un’altra convenzione per mettere mano al patrimonio con interventi di manutenzione di cui c’è forte necessità. Vorremmo sulle manutenzioni coinvolgere gli stessi inquilini, con un bando dedicato, in modo da accelerare i tempi e le procedure».
Il problema delle manutenzioni è centrale perché se gli alloggi non sono in buone condizioni, o presentano degli abusi eseguiti in passato, non sono assegnabili e non sono alienabili. «Stiamo procedendo a una ricognizione in tutto il patrimonio abitativo comunale», ha spiegato nell’ultimo Consiglio, il dirigente ai lavori pubblici Stefano Penzo, «abbiamo già eseguito 180 sopralluoghi in 300 abitazioni e già eseguito quattro ristrutturazioni. Possono sembrare numeri bassi, ma si tratta invece di notizie importanti per chi magari da anni è in lista d’attesa».
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