Decesso improvviso per ischemia miocardica

Nessun segnale premonitore della patologia. Prelevati cuore e altri campioni biologici

MESTRE. È stata una morte improvvisa quella che ha strappato Angelo Marco Giordano alla pienezza dei suoi 32 anni. Tecnicamente si parla di “ischemia miocardica” ed è compresa tra quelle patologie che non danno alcun segnale premonitore ma che, quando si manifestano, il più delle volte hanno esiti fatali. Proprio come è successo al prof di educazione fisica e allenatore, che stando a quanto hanno raccontato gli amici, si era sottoposto alla visita per il rilascio del certificato per la pratica dell’attività sportiva agonistica e aveva ottenuto il via libera del medico.

Ieri sul corpo di Giordano, l’anatomopatologo Antonello Cirnelli ha effettuato l’esame autoptico come richiesto dalla pubblico ministero Lucia D’Alessandro, titolare dell’indagine. Durante l’esame il professionista non ha riscontrato alcuna patologia pregressa a livello cardiaco. Nel corso dell’autopsia si è proceduto anche al prelievo del cuore nel suo complesso, oltre che di frammenti del cervello e di alcuni altri campioni biologici che nelle prossime settimane verranno analizzati. Particolare attenzione è riposta sull’esame del cuore che è stato inviato al centro specializzato per le morti improvvise giovanili di Padova. Servirà dunque attendere gli esiti degli accertamenti medico-legali per avere il quadro completo sullo stato di salute del giovane docente e calciatore.

Conclusi gli accertamenti, nelle prossime ore la pubblico ministero D’Alessandro firmerà il nulla osta alla sepoltura che consentirà ai familiari di Angelo Mario Giordano di organizzare il funerale. E c’è da immaginarsi quante persone vorranno salutarlo un’ultima volta: gli amici, gli studenti, i compagni di calcio. Era il vice capitano della squadra M.U.C. che milita nel campionato Eccellenza del Csi. Giovedì sera aveva giocato alla palestra dell’istituto Gramsci-Luzzatti alla Gazzera contro l’Autoscuola Dalla Mura. Poi il dramma.

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