De Michelis, camera ardente pubblica e funerali privati per l’ex ministro

L’omaggio dei socialisti veneziani, Brugnaro promette un convegno di studi sulla sua figura, il cordoglio dell’intera città  
MESTRE 13/11/2005 Hotel Ramada convegno partito socialista nuovo PSI di Gianni De Michelis nella foto Gianni De Michelis (C) Bertolin Matteo richiesto da MAZZARO MESTRE 13/11/2005 Hotel Ramada convegno partito socialista nuovo PSI di Gianni De Michelis
MESTRE 13/11/2005 Hotel Ramada convegno partito socialista nuovo PSI di Gianni De Michelis nella foto Gianni De Michelis (C) Bertolin Matteo richiesto da MAZZARO MESTRE 13/11/2005 Hotel Ramada convegno partito socialista nuovo PSI di Gianni De Michelis



. L’addio della città di Venezia a Gianni De Michelis inizierà oggi, con la camera ardente allestita dalle 10 alle 16 nell’androne antistante la chiesa dell’Ospedale Civile, in fondamenta dei Mendicanti. Alle 17, invece, la federazione metropolitana del Psi di Venezia si darà appuntamento in campo Santi Giovanni e Paolo. Proprio lì dove il veneziano, uno dei protagonisti della Prima Repubblica, si è spento venerdì mattina, all’età di 78 anni.

Il funerale, ha deciso la famiglia, si terrà domani in mattinata al cimitero veneziano di San Michele. Poi il corpo sarà cremato. Esequie in forma privata, confermano gli amici più stretti.

E al cordoglio della città, si aggiungerà un convegno per raccontare il suo ruolo «per e da Venezia». Lo ha garantito il sindaco Luigi Brugnaro secondo cui, con la morte di De Michelis, se ne va «un cittadino passionario ed illuminato». Parole simili a quelle con cui Italo Bragato, segretario Psi di Jesolo, si stringe al cordoglio della famiglia e ricorda «il suo contributo positivo al progresso della comunità jesolana».

Un coro di vicinanza, che nel giro di due giorni è andato via via allargandosi fino a comprendere, oltre ai rappresentanti politici locali, anche le massime istituzioni italiane. Lungimiranza, unita a un approccio scientifico: questi i fattori – a sentire i protagonisti di quella stagione - che lo resero figura di spicco a cavallo tra quegli anni scanditi da crescita economica, esplosione del debito pubblico e la clamorosa inchiesta di Tangentopoli. Lui, indagato in due diverse inchieste, scelse di patteggiare complessivamente due anni di reclusione e chiudere così la sua posizione.

Fu giovane professore di chimica a Ca’ Foscari, prima di entrare in politica nel Partito Socialista: consigliere comunale e assessore all’urbanistica a Venezia, poi giovane deputato, tre volte ministro alle Partecipazioni statali, al Lavoro, agli Esteri e vicepremier con Ciriaco De Mita presidente del consiglio, tra il 1988 e il 1989. De Michelis portò la sua corrente a scegliere Bettino Craxi quale segretario del Psi, nel 1976, e durante tutto il periodo craxiano fu componente della direzione nazionale del Psi.

Di quel periodo politico, tante e cruciali le riforme e le intuizioni politiche che portano il nome di De Michelis. Anni decisivi nella storia: la caduta del muro di Berlino e la fine dell’Unione Sovietica, la firma al trattato di Maastricht che pone le basi dell’Unione monetaria. Ma la sua visione politica inglobava anche la sua città d’origine, Venezia. Con il tentativo, poi naufragato, di organizzare l’Expo del Duemila.

Nel 1992 lo tsunami tangentopoli lo travolge come gran parte della classe dirigente dell’epoca: De Michelis è investito da 35 procedimenti. Due saranno le condanne definitive, patteggiate: 1 anno e 6 mesi per corruzione nell’ambito delle mazzette autostradali del Veneto; sei mesi per la maxi tangente Enimont. È l’inizio del suo declino politico. Nel 2004 l’ultimo squillo, con l’elezione a Strasburgo - da una circoscrizione del Sud - come parlamentare europeo. —



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