Dall’aceto ai carciofi e ai meli antichi Andrea Reggianini raccoglie l’eredità di Paolo Andrich a Torcello

V.m.

TORCELLO

L’imprenditore modenese Andrea Reggianini sarà il nuovo responsabile della Casa Museo Lucio Andrich di Torcello. Era questa la volontà di Paolo Andrich, morto annegato in laguna lo scorso 29 luglio a 57 anni, scritta nero su bianco nel suo testamento aperto negli scorsi giorni. Il nipote dell’artista, celebre per i suoi arazzi, aveva designato il suo storico amico come suo alter ego nel caso gli fosse successo qualcosa. «Ho conosciuto Paolo tantissimi anni fa a una cena e siamo diventati subito amici» racconta Reggianini, 48 anni, produttore di aceto balsamico. «Negli ultimi anni avevamo intrapreso alcune iniziative insieme come la produzione di aceto di mele, il gin e l’amaro con il marchio di Casa Museo Andrich. In questo modo univamo il lavoro alle nostre passioni come l’arte, la gastronomia e la tipicità dei prodotti da utilizzare». A Reggianini ora il compito di portare avanti molti progetti iniziati dall’amico come la catalogazione dei lavori dello zio Lucio e i percorsi della Via della Seta avviati in collaborazione con il Museo della Seta di Lione. «Cercherò di realizzare tutti i sogni che Paolo non è riuscito a vedere compiuti in vita, convinto che sarà sempre vicino a questo luogo che ha saputo valorizzare nel tempo facendo tanti sacrifici, sempre spinto dalla sua poetica visione dell’arte e della vita». Tra i primi impegni quello di ripristinare il verde e le passeggiate nella Casa Museo, ripiantare i carciofi, i meli antichi, le viti e gli ulivi, senza dimenticare il più grande: avere in concessione l’area abbandonata di 23 mila metri quadri che Andrich da anni chiedeva al Comune per realizzarci un percorso di bird watching con installazioni di arte. —

v.m.

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