«Da soli non ce la facciamo» la “Marciana” chiede aiuto

«Non ce la facciamo più ad andare da soli. Non abbiamo le risorse. Le Biblioteche storiche come la nostra rischiano grosso, e oggi possono andare avanti grazie all’aiuto privato. Uno degli effetti positivi della riforma voluta dal ministro Franceschini».
L’allarme viene da Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. Ieri alla presentazione dei progetti dell’Art Bonus, il credito d’imposta del 65 per cento per i privati e le imprese che fanno «erogazioni liberali» a sostegno della cultura e dello spettacolo.
La società del ministero creata con la riforma Franceschini si occupa dal 2015 dell’iniziativa. «Che si è trasformata», dicono al ministero, «da misura fiscale a fenomeno culturale». Circa 7.500 mecenati hanno versato in questi anni 245 milioni di euro. Una piccola parte, 95 mila euro, sono andati adesso per i progetti di restauro di due grandi capolavori custoditi all’interno della Biblioteca Nazionale Marciana. Il Globo celeste di Vincenzo Coronelli e il Mappamondo di Fra’ Mauro.
Il Globo del celebre geografo francescano vissuto a Venezia alla fine del Seicento venne costruito nell’atelier dei Frari, in coppia con il «Globo terrestre». Un esemplare unico, realizzato con lastre integrate con disegni a mano. Un’opera del diametro di tre piedi e mezzo – poco più di un metro – che si trova oggi nell’antisala sansoviniana della Marciana, sorretto dai suoi piedistalli originali che hanno bisogno di cure e manutenzione.
I restauri fatti finora sono stati realizzati con materiali poco adatti, colle resine e gesso per i rattoppi. E adesso lo stato di conservazione dal Globo è davvero precario.
Così, nel trecentesimo anniversario della morte di Coronelli, la Marciana ha realizzato una mostra speciale sulla figura del grande astronomo, di cui proprio nella Biblioteca nazionale sono conservati manoscritti e opere a stampa. E ha proposto di utilizzare una parte dei fondi dell’Art Bonus il restauro del Globo celeste. Che sarà ripulito e dotato di nuovo piedistallo.
Più antico e famoso nel mondo il Mappamondo di Fra’ Mauro, realizzato a metà del Quattrocento dal frate camaldolese che aveva vissuto per lunghi periodi in laguna, nel convento dell’isola di San Michele. Una delle opere più importanti della cartografia veneziana, realizzata quando ancora non era stata scoperto il nuovo Mondo. Manoscritti con fogli di pergamena incollati su legno, intuizioni geniali per l’epoca e una precisione che ha dell’incredibile, cornici in oro e pigmento azzurro. Opera eccezionale, che adesso sarà adesso protetta dai danni dell’aria realizzando una vetrina di protezione con il restauro delle antiche cornici.
Il costo dell’intervento per il Mappamondo è di 60 mila euro, più 10 mila per le cornici. Quello del Globo 25 mila euro.
Interventi illustrati da Silvia Pugliese, restauratore-conservatore della Marciana. «Il sistema utilizzato consente di impegnare risorse per il restauro di opere d’arte», dice il presidente dell’Ordine dei commercialisti veneziani Massimo da Re, «sono tante le iniziative di questo genere che noi come categoria cerchiamo di sostenere. Non facciamo soltanto dichiarazioni fiscali». «Il Veneto», ha spiegato, «è la regione italiana che utilizza di più il sistema dell’Art Bonus».
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