Da Las Vegas alla Cina L’imbarcazione veneziana è copiata in tutto il mondo

Da sempre uno dei simboli della città, ma nel tempo è diventata oggetto di imitazioni di ogni tipo, soprattutto commerciali 

NEL MONDO

Newport Beach, Boston, Amburgo, Amsterdam, Providence. Perfino Vienna e Macao, senza dimenticare Las Vegas. Sono le bandierine sparse in giro per il mondo dove il ferro della gondola, emblema di Venezia con i suoi sei denti per ciascun sestiere, compare come attrazione turistica. Un copia e incolla internazionale bello e buono, che va ben al di là della diatriba tra Canal Grande e Naviglia.

E se da una parte c’è chi (veneziani in primis) storce il naso e rivendica gelosamente le tradizioni, dall’altra c’è chi rivendica il diritto ad avere la sua dose di gondola. E poco importa se il ponte di Rialto sia in cartapesta.

Tant’è che l’offerta, su internet, è variegata. “Gondola Gateway”, ad esempio, ha sede nelle Naples Islands, a Long Beach. Fondata nel 1982, vanta sul sito online di essere la prima “flotta” di gondole negli Stati Uniti. La sua squadra, c’è scritto, la squadra di vogatori è addestrata ogni anno in laguna per imparare il mestiere direttamente dai veneziani. «Gli unici a farlo», il vanto di Long Beach. Sono previsti due biglietti: una “crociera” tradizionale da 100 dollari per due ospiti (chi si aggiunge paga 30 dollari in più), con incluso servizio fotografico, bicchiere di vino e coperte calde. C’è anche la modalità “grande crociera caorlina”, con un costo di 350 dollari per dieci ospiti. Insomma, una festa privata fino a 14 persone a bordo di una barca a remi. Piccola curiosità: con 20 dollari in più, ci si porta a casa anche una scatola di petali di rosa per l’occasione.

A Bamberg, in Germania, il giro lungo il Regnitz, fiume cittadino, si può fare in gondola. Un’ora viene 120 euro.

Allungando la distanza, due copie gemelle di Venezia si trovano a Las Vegas e a Nacao. Il Venetian Resort, nel Nevada, è il più grande hotel a 5 stelle degli Stati Uniti. Ci sono 4. 049 stanze e un casinò di 11. 000 m². Nella zona antistante l’ingresso del Venetian sono riprodotti fedelmente in scala 1: 2 il campanile di San Marco e il ponte di Rialto. Un lago artificiale, a mo’ di canale, costeggia la zona del centro commerciale (50mila metri quadri in totale) ed è navigato da riproduzioni fedeli delle gondole.

Si usano i remi, come nella realtà. Tuttavia non è sfuggito ai più attenti che, a fine giornata, le barche vengono messe in carica. Si naviga a forza di braccia, e a motore elettrico grazie a un pedale.

Stesso discorso anche per il “Venetian Macao”: all’interno, il casinò più grande al mondo. Immancabile, anche qui, l’attrazione principale: un gondoliere a disposizione dei clienti che attraversa il canale “Macao San Luca”. Il giro prevede anche l’accompagnamento musicale: chissà se le note sono quelle della “Biondina in gondoéta”. —

E.P.

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