Crolla l'intero impero economico di Pianura

I giudici dichiarano fallita un'altra società dell'armatore, la quinta
Salvatore Pianura
Salvatore Pianura
 L'intero impero economico dell'imprenditore mestrino Salvatore Pianura sta crollando. Nei giorni scorsi il Tribunale civile di Venezia ha deciso per il fallimento della «Pianura Manager srl», è la quinta società del gruppo costretta a chiudere forzatamente i battenti dopo la napoletana «Silver» (ex Stargas), le veneziane «Electra srl», «Pianura Armatori srl» e la «Holding Mare srl», tutte con sede a Mestre. A differenza delle altre, l'ultima società fallita aveva poco più di una quindicina di dipendenti che hanno perso il posto di lavoro. I giudici veneziani hanno nominato come curatore il commercialista mestrino Massimo Lanfranchi ed hanno convocato i creditori per stabilire lo stato passivo per il 2 novembre prossimo.  L'anziano ingegner Pianura è agli arresti domiciliari sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli per la bancarotta fraudolenta che riguarda la ex Stargas. Non solo: alla fine del mese di luglio gli è stata revocata la nomina amministratore unico di una sesta società, l'immobiliare mestrina «Impi», su rischiesta del curatore fallimentare della «Armatori Pianura srl», il commercialista Marco Basaglia. L'immobiliare mestrina è proprietaria di alcuni immobili, primo tra i quali quello di via Felisati 61, a Mestre, dove hanno sede tutte le società di quello che un tempo era un impero di navi per il trasporto di gas ed idrocarburi. Una società, dunque, con un notevole patrimonio, che proprio per questo interessa ai curatori di quelle fallite, che hanno il dovere di pagare, almeno in parte, i creditori.  Esiste, infine, un'indagine penale anche in laguna nei suoi confronti, inchiesta che era stata avviata con una perquisizione e il conseguente sequestro di documentazione contabile e finanziaria da parte della Guardia di finanza che il Tribunale aveva poi restituito all'imprenditore e armatore. (g.c.)

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