Crisi, un bonus bebè per i bimbi nati nel 2014

Stanziati 60 mila euro, 120 famiglie con un nuovo nato beneficeranno di 500 euro a testa

CHIOGGIA. Un gruzzoletto per tutti i bimbi nati nel 2014 e per i piccoli presi in adozione. Il Comune anticipa il Governo Renzi e stanzia un bonus bebè di 500 euro per tutti i bambini nati nel 2014 o che nasceranno entro fine anno. A bilancio 60.000 euro di cui beneficeranno 120 famiglie. Per averne diritto basta fare domanda e non superare il reddito Isee di 20.000 euro.

La giunta Casson ha deciso di insistere sulle politiche del welfare e dopo il bonus pendolari, ormai in vigore da qualche anno, ha deciso di introdurre un nuovo contributo stavolta a sostegno della genitorialità. «L’attenzione per il sociale», sottolinea l’assessore al sociale, Massimiliano Tiozzo, «è rimasta immutata negli ultimi anni malgrado le ristrettezze delle casse comunali, anzi in certi casi abbiamo anche aumentato i capitoli di spesa. È un settore delicatissimo dove gli stessi dipendenti si trovano tutti i giorni in trincea e spesso anche bersaglio di sfuriate ingiustificate. Proprio questo settore ha avuto la capacità di studiare un percorso innovativo a sostegno della maternità».

Un bonus di 500 euro, una tantum, per i nuclei familiari che nel 2014 hanno accolto o accoglieranno un figlio, naturale o in adozione. I nuovi nati quest’anno saranno circa 300.

«Impossibile erogare il bonus a tutti», spiega Tiozzo, «con i soldi a disposizione avremmo dovuto dare poco a tutti, abbiamo invece preferito pensare a un bonus dignitoso di 500 euro privilegiando le famiglie in difficoltà e anche quelle famiglie monoreddito o con due redditi ma con più figli». Il bonus non sostituisce altri sussidi comunali, ma va a sommarsi.

Il bando sarà pubblicato nelle prime settimane del 2015 e subito dopo potranno presentarsi le domande. Con la scelta del bonus bebè la giunta eviterà le fratture e le turbolenze che si erano create con la decisione, due anni fa, di stanziare contributi al centro di aiuto alla vita per dissuadere le mamme che avrebbero potuto interrompere le gravidanze per problemi economici.

«È un aiuto concreto a sostegno della maternità», spiega il sindaco Giuseppe Casson, «che va sempre nel senso di un’applicazione completa della legge 194 che invita le amministrazioni a intervenire con i mezzi a disposizione per evitare il dramma dell’interruzione di gravidanza La collaborazione con le sigle di volontariato, che si adoperano in questo senso, rimane e potranno aiutarci a diffondere la notizia del bonus bebè».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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