Crisi di epilessia Sono 500 i pazienti a Dolo e Noale

MIRANO. Di solito la crisi si presenta senza preavviso: la persona colpita e i familiari sono in preda all’ansia. Stiamo parlando dell’epilessia: ora una risposta arriva anche all’interno del distretto di Mirano-Dolo dell’Usl 3-Serenissima. In totale, circa 500 persone sono seguite tra gli ambulatori di Dolo, di cui è responsabile Anna Baldan, con referente a Noale Aurora Panico.
«Ci occupiamo soprattutto dei problemi negli adulti» spiega il primario di Neurologia Luigi Bartolomei «ma qualche volta affrontiamo pure i casi pediatrici. Ora la cura più efficace resta quella farmacologica che varia a seconda del caso trattato». Quando si parla di questa malattia, si pensa a persone che all’improvviso, dopo aver urlato, cadono a terra contorcendosi. In realtà, l’epilessia si manifesta in vari modi, più o meno gravi; ci sono delle forme che causano delle difficoltà motorie, talvolta solo da una parte del corpo sommati a tremori alla bocca o all’occhio.
Ma capita che, prima della crisi, la persona sia avvolta da una sorta di aura che le fa percepire malessere, tipo nausea. «Se pensiamo, ad esempio ai bambini» continua Bartolomei «in molti casi l’epilessia si evidenzia come una forma di incantamento, tanto che, se non diagnosticata in modo corretto, genitori e insegnanti possono scambiarla piuttosto come una forma di disattenzione del piccolo».
In alcuni casi la malattia ha origini genetiche. Per il direttore generale dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben bisogna fare attenzione ai sintomi. «Se alcuni comportamenti sono frequenti e non eccezionali», osserva, «è bene rivolgersi al proprio medico curante, che saprà indirizzare il cittadino a fare una visita specialistica». —
Alessandro Ragazzo
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