Cricca del pesce, 7 arresti: 4 chioggiotti, un mestrino

CHIOGGIA. Quattro chioggiotti, un mestrino e due polesani: i carabinieri di Adria e i finanzieri di Rovigo hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare del giudice veneziano Roberta Marchiori con le pesanti accuse di associazione a delinquere finalizzata alle truffe: avrebbero intascato oltre un milione di euro attraverso il commercio di pesce e di altri alimentari.
In carcere sono finiti il napoletano da anni residente a Chioggia Luigi Formisano, 65 anni, e il mestrino Stefano Carnio (47 anni), mentre sono finiti agli arresti domiciliari i chioggiotti Romeo Penzo (54), Alessandro Nordio (33) e Wioletta Biedka (40 anni, di origine polacca), infine Silvano Moretto (57, di Adria) e Gianna Bellan (25, Rosolina).
La banda ordinava importanti quantitativi di pesce, soprattutto dall’Estremo Oriente, alimenti e anche carburanti a decine di ditte italiane e straniere, invogliandole a sottoscrivere il contratto in apparenza molto sostanzioso attraverso società riconducibili agli arrestati. Questi i nomi delle società che i sette utilizzavano: «Commerciale Perseo srl», «Italy import», «Emilfood srl», «Ristomar» e «Dmd Pesca». Poi, pagavano solo una minima parte dell’ordine, spesso neppure questa minima parte, quindi rivendevano in fretta e furia quanto era stato consegnato loro da aziende estere. L’operazione «Perseo», dal nome di una delle società, avrebbe messo in luce operazioni illecite per cinque milioni di euro.
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