Coronavirus, morto il primo paziente contagiato a Venezia. A Noale il focolaio è preoccupante

Quaranta positivi al Covid hospital, il sindacato chiede un potenziamento dei trasporti dedicati per il personale degli ospedali 
POSSAMAI MESTRE: L'OSPEDALE VILLA SALUS..22/05/2008 © SALVIATO LIGHTIMAGE
POSSAMAI MESTRE: L'OSPEDALE VILLA SALUS..22/05/2008 © SALVIATO LIGHTIMAGE

VENEZIA. Da lunedì è iniziata la ripartenza dopo quasi due mesi di chiusura, ma per il personale sanitario non c’è mai stata una tregua, anzi. Inizialmente è stato proprio quello il settore più colpito da coronavirus. Proprio per tutelare al massimo chi lavora in ospedale, i sindacati chiedono a gran voce che venga risolto al più presto il problema dei trasporti. Tra le soluzioni proposte c’è quella avanzata dalla Cisl che chiede al Comune che venga ripristinato il vaporetto da San Giuliano. Richiesta ribadita da Uil e Cgil che però sottolineano che San Giuliano non dev’essere alternativo al battello riservato al personale sanitario già attivo da Piazzale Roma.

il covid hospital di Noale

Intanto il virus continua a farsi sentire, in particolare a Noale dove attualmente, secondo la Cgil, ci sono 40 pazienti e 27 operatori positivi, 4 operatori in isolamento fiduciario e un medico incluso nella decina di persone ricoverate da giorni. Una situazione che da giorni desta preoccupazione tra i sindacati e le persone, ma che per l’azienda sanitaria Serenissima è sotto controllo. Il direttore generale Giuseppe Dal Ben, a proposito dell’ospedale di Noale, ha detto che manterrà la vocazione territoriale di ospedale di comunità (OdC) e a breve diventerà anche Unità Riabilitativa Territoriale (Urt). «Si è svuotato il reparto di lungodegenza per sanificarlo» ha detto Daniele Giordano della Cgil, «I pazienti non contagiati sono trasferiti in un'altra ala. Tutto il resto dell’Ospedale è aperto e attivo. Quello che è successo a Noale dimostra, ancora una volta, quanto dobbiamo essere rigorosi nei comportamenti nella nostra quotidianità all’interno dei reparti e servizi. Qui non si tratta di ricercare colpe, bensì comprendere che questo subdolo virus è molto pericoloso. Tutte le azioni devono essere messe in campo dalla Direzione per proteggere gli operatori e i pazienti».

i numeri del giorno

Ieri ci sono stati due decessi. Una donna morta a Villa Salus di cui non si conoscono le generalità e Pierferruccio Berolo di 84 anni, ballerino di fama internazionale e primo paziente a Venezia trovato positivo al Coronavirus. Negli ultimi giorni sono morti anche Gino Pivato di 81 anni di Noale e Rodolfo Vio di di 94 anni di Favaro Veneto. Stando ai dati del bollettino di Azienda Zero di ieri, i decessi sono attualmente 244, mentre secondo il ricalcolo della Regione i casi positivi dall’inizio dell’emergenza scoppiata lo scorso 21 febbraio, sono 2573. A ieri i positivi attuali sono 564 (49 in meno rispetto al giorno prima e 15 casi nuovi). I ricoveri sono 184 (cinque in meno rispetto al giorno prima) di cui 15 in Terapia Intensiva.

MEDICI DI BASE

La Cgil ha riconosciuto come molto positiva l’iniziativa della Regione che dà ai medici di base la possibilità di prescrivere il tampone che può così essere effettuato gratuitamente. —

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