Cordoglio per la morte di Fanton «Era sempre pronto ad aiutare»

. «Era talmente iperattivo, impegnato su più fronti, che a volte gli chiedevamo se avesse almeno il tempo di dormire». Alessandro Fanton, l’elettricista di 55 anni di Ca’Bianca perito venerdì mattina in un tragico incidente stradale sulla Rebosola, è ricordato così dagli amici, in particolare dagli altri attivisti di Cuore Amico, associazione di volontariato di cui faceva parte.
«Ero al lavoro venerdì mattina», ricorda il presidente dell’associazione, Renzo Morato, «quando ho visto alcuni agenti della polizia locale riferire al fratello di Alessandro, che lavora con noi qui alla Cam, quanto era successo. Per me è stato un colpo tremendo perché Alessandro era una persona splendida, sempre disponibile, pronto ad occuparsi di qualsiasi cosa all’interno dell’associazione, sempre presente e, tra l’altro, era entrato a far parte del consiglio d’amministrazione di Cuore Amico. Non mancava mai di essere in piazza con noi ed essendo elettricista a lui avevamo affidato tutti i problemi riguardanti la logistica, dato che adoperiamo degli screeming per le visite gratuite nelle nostre postazioni» . Dal punto di vista personale si capisce quanto Alessandro Fanton fosse amato dagli amici che lo circondavano. «Era una persona buona», lo ricorda ancora Morato, «e non sono frasi di circostanza. Si faceva in quattro per gli altri e soprattutto lo faceva sempre con il sorriso sulle labbra, era davvero una persona solare. L’associazione piange oggi uno dei suoi pilastri principali». Anche la consigliera comunale Marcellina Segantin, professionalmente, conosceva lo sfortunato elettricista. «Proprio il giorno prima dell’incidente», dice, «era venuto nel mio studio per consegnarmi delle relazioni tecniche su degli impianti nella casa di un mio cliente. Sono rimasta davvero colpita quando ho saputo la notizia».
E c’è anche lo sport in lutto, perché Fanton accompagnava il figlio, atleta di kick boxing, con la sua squadra, la Euro kick boxing, durante le gare, aiutando così anche i tecnici nell’organizzazione delle trasferte. Così ieri, a Conegliano, la Wako Europe Cup è iniziata rendendo omaggio ad Alessandro Fanton osservando un minuto di silenzio prima delle gare. Euro kick boxing che su decisione dei dirigenti Nicola Traina e Oriano De Bei, in segno di lutto e nel rispetto del proprio associato, hanno deciso di ritirare l’intera squadra dalla competizione. «È con grande tristezza», scrive in una nota la federazione di appartenenza della società di arti marziali, «che il comitato veneto Fikbms, nella persona del presidente Luca Terrin, la Federazione Italiana Kick Boxing, Muay Thai, Savate, Shoot Boxe, Sambo e tutto il mondo della kick boxing, si unisce al dolore della famiglia in parte coinvolta nell’incidente. Il suo aiuto nelle nostre manifestazioni è sempre stato prezioso» . —
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