Coprifuoco, fratello picchia la sorella
Alessandro Abbadir / MIRA
Insofferenti al coprifuoco, marcati stretti dai genitori, alla fine se le sono date di santa ragione. Botte da orbi fra fratello e sorella a Mira Porte a causa della tensione covata a causa del coprifuoco imposto dopo le 22 per prevenire la pandemia. La ragazza è finita all'ospedale con 20 giorni di prognosi, il fratello ha riportato leggere contusioni, ma sarà denunciato per lesioni e maltrattamenti in famiglia.
Il fatto si è verificato l'altra sera verso le 22 in una casa della frazione mirese , quando in una famiglia due giovani - fratello e sorella, rispettivamente di 19 e 18 anni - sono venuti alle mani. Entrambi da diversi giorni avevano manifestato molta insofferenza a rispettare il coprifuoco. Con i genitori dall'inizio della seconda ondata le liti erano quasi quotidiane nonostante le ovvie regole imposte per prevenire il contagio. I ragazzi volevano uscire e incontrare i loro amici, nonostante il coprifuoco e tutte le regole cui dobbiamo sottostare in questo tempo di pandemia. La tensione però giovedì sera è salita in modo palpabile quando fratello e sorella, entrambi studenti in una scuola superiore della zona, costretti a casa con i genitori hanno cominciato a litigare furiosamente per dissidi legati a compagnie di amici comuni che non potevano incontrare. I genitori hanno cercato di dividere i due ma non c'è stato nulla da fare i fare i ragazzi hanno cominciato a prendersi a botte con calci spintoni sberle e pugni.
A quel punto, non riuscendo più a gestire la situazione, i genitori hanno chiamato i carabinieri per evitare il peggio. Verso le 22 è arrivata così una pattuglia della locale tenenza per dividere i due fratelli e subito dopo, chiamata dai carabinieri, anche una ambulanza. Si è visto infatti subito da parte dei militari dell'Arma che ad avere la peggio era stata la sorella che ferita nella rissa è stata portata in ospedale dove le sono state riscontrate lesioni per 20 giorni di prognosi.
Il ragazzo invece ha riportato solo contusioni leggere. Allibiti per quello che era successo i genitori dei due giovani non si aspettavano una esplosione simile di violenza.
Per il ragazzo però ora sono guai seri. Il reato di lesioni con maltrattamento in famiglia scatta infatti d'ufficio anche solo con un giorno di prognosi certificata da autorità mediche. La ragazza invece potrebbe essere denunciata dal fratello con querela, eventualmente per percosse.
Non è la prima volta dall'inizio della seconda ondata che a Mira si verificano fatti del genere legati cioè al clima di tensione dovuto a misure di contenimento della pandemia. Una settimana fa un 65 enne aveva minacciato il suicidio dopo che i famigliari lo avevano esortato a restare in casa per evitare il contagio. Anche in quel caso si è reso necessario l'intervento dei carabinieri e dell'ambulanza. Dall'inizio della pandemia i militari dell' Arma a Mira contano una quindicina di interventi per dirimere liti famigliari che degenerano a causa del clima di tensione. —
Alessandro Abbadir
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