Controllo di vicinato, patto in Prefettura

SPINEA. Il controllo di vicinato è istituzionalizzato. La Prefettura di Venezia firma con 13 comuni della provincia un protocollo sulla sicurezza di vicinato, che mette insieme municipi, forze dell’ordine e comitati locali di cittadini “sentinelle”. Ne fanno parte i Comuni dove il controllo di vicinato è ben avviato, come Spinea, partito alla fine del 2014, Mira e Martellago partiti nel 2013 e San Donà di Piave, nato lo scorso anno. In lizza ci sono anche Campagna Lupia, Cavallino Tre Porti, Fiesso d’Artico, Marcon, Meolo, Noale, Noventa di Piave, Portogruaro, Quarto d’Altino.
«Un risultato straordinario», affermano i tre del comitato di Spinea, Antonella Chiavalin, Alberto Gatti e Irene Gola, «ci abbiamo messo tempo ed energie per veicolare un messaggio che a piccoli passi è poi diventato realtà. Una tappa fondamentale che ha segnato questo percorso è stata la creazione del coordinamento provinciale Venezia-Padova-Treviso, sezione locale numero 1 nazionale». A presiedere il coordinamento delle tre province, il primo in Italia, è dalla scorsa estate proprio la spinetense Chiavalin. «Poi è stato un susseguirsi di appuntamenti nei vari Comuni con la costruzione di una rete di rapporti con sindaci e forze dell’ordine che avevano bisogno di un supporto per l’avviamento delle attività», spiega ancora il comitato. Il 2016 sarà dunque l’anno dell’affiancamento e della collaborazione tra cittadini controllori e istituzioni.
«C’è ancora molto lavoro da fare», spiegano da Spinea, «attualmente abbiamo sotto gli occhi una lunga lista di comuni in cui avviare il progetto, ne mancano altri 28 da aggiungere all’elenco. Il nostro lavoro come coordinamento è concentrato ora sul centro della Città metropolitana, cioè sul Comune di Venezia, che conta 264 mila abitanti e non è ancora presente nel protocollo della Prefettura. È una sfida molto difficile, pensando al comune di San Donà di Piave, il più grande finora coinvolto, che ne ha 42 mila. Con l’assessore alla Pubblica sicurezza Giorgio D’Este abbiamo acceso i riflettori sulle sette municipalità, che hanno criticità e dinamiche da valutare, quindi il cantiere è aperto. Ci auguriamo che la Prefettura riveda a breve il documento con l’aggiunta dei comuni che in questo momento stanno valutando l’adesione e, per motivi tecnici, non siamo ancora riusciti a raggiungere. Nel frattempo ringraziamo il prefetto Domenico Cuttaia per aver deciso di dare un seguito ai nostri sforzi quotidiani».
A Spinea, intanto, dove anche il Comune è stato così coinvolto nel progetto, dopo alcune tensioni con il direttivo che avevano portato la giunta a pensare a un progetto nell’ambito del volontariato al decoro della città, il nuovo anno dovrebbe portare in dote i tanto agognati cartelli per segnalare le zone dove il controllo è già attivo. Ieri il progetto è stato formalmente avviato anche in via Capitanio, grazie ad alcuni residenti che hanno dato l’adesione nei mesi scorsi, dopo alcuni furti in casa. Nelle prossime settimane ci sarà il primo incontro con i cittadini del quartiere.
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