Controlli Consob su EstCapital

Per la seconda volta nel giro di un anno la Guardia di finanza ha fatto visita negli uffici di «EstCapital Sgr» di Padova, la sociatà di gestione del risparmio più importante del Veneto presieduta dall’ex assessore e professore di Venezia Gianfranco Mossetto. Questa volta a presentarsi in via Carlo Leoni, nella città del Santo, sono stati gli ispettori della Commissione nazionale per la società e la Borsa, l’autorità pubblica che controlla il mercato delle azioni per tutelare il pubblico risparmio. Con gli ispettori della Consob c’erano alcuni militari del Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di finanza di Milano. Stando alle prime indiscrezioni a far scattare i controlli sarebbe stata una denuncia anonima che riguarda due fondi d’investimento, il «Realest I», che in portafoglio ha immobili come l’ex collegio Antonianum di Padova, e il «Città di Venezia», il fondo che tra gli immobili ha quelli acquisiti dal Comune in laguna, come i palazzi Diedo e Gradenigo, e altri in terraferma, come l’ex Carive di piazza Ferretto a Mestre, villa Ceresa, e nelle isole di Mazzorbo e Malamocco.
Dal presidente Mossetto nessun commento, in attesa che la Consob compia il suo lavoro e nella speranza che ciò accada velocemente. Ma dagli uffici di «EstCapital» arriva una prima smentita per quanto riguarda il fondo «Città di Venezia»: i controlli degli ispettori e della Finanza non riguarderebbero questo fondo ma altri.Alla società veneta di gestione del risparmio era stato contestata lo scorso anno un’elusione fiscale per 17 milioni di euro. Gli uomini delle Fiamme gialle ipotizzavano che attraverso operazioni finanziarie molto complesse fossero state usate in modo distorto le agevolazioni fiscali previste per i fondi di investimento. Quell’accertamento, dal punto di vista amministrativo, si è concluso poche settimane fa con il pagamento all’Agenzia delle entrate da parte di «EstCapital» di poco più di sette milioni di euro.
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