Consolato di Svezia di prossima apertura «Fondi ai restauri»

Scambio di auguri natalizi, l’altra sera, tra il corpo consolare di Venezia e le autorità cittadine all’hotel Papadopoli. Ed è stata l’occasione per annunciare novità. Così ha esordito il neo...

Scambio di auguri natalizi, l’altra sera, tra il corpo consolare di Venezia e le autorità cittadine all’hotel Papadopoli. Ed è stata l’occasione per annunciare novità. Così ha esordito il neo nominato console onorario di Svezia Vittorio Bonacini: aIn centro storico è prossima l’apertura di una sede consolare da me rappresentata». Già fervono progetti. «Contribuiremo alla tutela del patrimonio monumentale della città. Attualmente registriamo 500 svedesi che vivono qui ed il nostro flusso turistico sta aumentando. I paesi nordici stanno scoprendo la cultura e lo charme intellettuale lagunare». Tra i presenti – un centinaio – il prefetto Luciana Lamorgese, il questore Fulvio Della Rocca, l’ambasciatore Antonio Armellini, consigliere diplomatico per le relazioni internazionali nominato dal sindaco Orsoni. Il console onorario della Repubblica Ceca Giorgio Boatto ha annotato preoccupato la presenza massiccia di turisti e lavoratori: «Le loro richieste sono disparate e disperate. Chiedono denaro, talvolta si mettono nei guai. In consolato l’afflusso è continuo». Storico è il legame tra Venezia e la Grecia. Il console Irene Riga ha posto l’accento sull’accoglienza: «E’ la vocazione della città. La comunità greca si è insediata 500 anni fa. Nel tempo, soppiantando Roma, hanno trovato sede l’istituto di studi bizantini, l’unico che la Grecia ha nel mondo, e l’arcidiocesi ortodossa d’Italia e di Malta». Il console onorario di Cipro Andrea Falconi ha rievocato un commovente episodio: «Subbuglio pochi giorni fa nei nostri uffici dove abbiamo assistito un bimbo cipriota di 14 mesi. Operato a Londra stava ritornando nel suo paese con un volo di linea accompagnato dai giovani genitori. Il piccolo ha avuto una crisi cardiaca che ha costretto l’aereo ad uno scalo tecnico d’emergenza all’aeroporto Marco Polo. In un attimo la mobilitazione di Venezia e dei veneziani: le istituzioni, l’ambulanza, la corsa all’Angelo, l’intervento dei medici andato ben oltre il loro impegno e l’aiuto alla giovane famiglia». Anche con l’indimenticabile sorriso di un bimbo straniero Venezia si sta preparando a diventare capitale europea della cultura nel 2019.

Nadia De Lazzari
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